“Quante volte abbiamo Gesù dentro e non lo lasciamo uscire”

Assieme a noi una giovane coppia di Monfalcone che a breve partirà con i propri bambini per l’Ucraina e che abbiamo invitato a scrivere nelle prossime settimane della propria esperienza.Nella sala c’erano diverse migliaia di persone emozionate nell’attesa di Papa Francesco che hanno accolto con canti e applausi.Molti si sono commossi quando Papa Francesco ha definito il Cammino Neocatecumenale un “dono della Provvidenza” che “fa un grande bene nella Chiesa dei nostri tempi” e permette, anno dopo anno, di far maturare questo tipo di vocazioni, alla “missio ad gentes” per una nuova “implantatio ecclesiae”, chiamate dai Vescovi in zone ormai scristianizzate di tutti i continenti.C’erano coppie in partenza verso Francia e Germania, Ucraina, Kosovo, Cina, Vietnam e Papuasia, dove andranno per annunciare la Risurrezione di Gesù. Rivolgendosi a loro, il santo Padre ha detto: “Voi avete ricevuto la forza di lasciare tutto e di partire per terre lontane grazie a un cammino di iniziazione cristiana, vissuto in piccole comunità, dove avete riscoperto le immense ricchezze del vostro Battesimo. Io dico sempre che il Cammino Neocatecumenale fa un grande bene nella Chiesa”.Il Papa ha sottolineato i frutti di questa esperienza ecclesiale dicendo: “Un cammino basato sul tripode Parola, Liturgia, Comunità, la celebrazione eucaristica in piccole comunità dopo i primi Vespri della domenica e le lodi della domenica mattina celebrate in famiglia assieme a tutti i figli. “Tanti sono i “doni” che Dio vi ha elargito a partire dalle numerose vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Vedere tutto questo è una consolazione, perché conferma che lo Spirito di Dio è vivo e operante nella sua Chiesa anche oggi e che risponde ai bisogni dell’uomo moderno. In diverse occasioni ho insistito sulla necessità che la Chiesa ha di passare da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria – ha concluso il Papa – quante volte, nella Chiesa, abbiamo Gesù dentro e non lo lasciamo uscire… Quante volte! Questa è la cosa più importante da fare se non vogliamo che le acque ristagnino nella Chiesa. Io oggi confermo la vostra chiamata, sostengo la vostra missione e benedico il vostro carisma. Andate annunciate con le parole e la vostra vita Cristo risorto ai non cristiani che mai hanno sentito parlare di Gesù Cristo e ai tanti non cristiani che hanno dimenticato chi era Gesù Cristo, chi è Gesù Cristo: ai non cristiani battezzati, ma ai quali la secolarizzazione, la mondanità e tante altre cose hanno fatto dimenticare la fede. Svegliate quella fede”. Ecco siamo ritornati da Roma con questa missione affidataci da Pietro e non possiamo lasciarla cadere nel vuoto.