Monfalcone: nessuna fede può giustificare la violenza. Mai.

L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale di Monfalcone, ha registrato la partecipazione degli amministratori guidati dal sindaco Altran , presenti anche i sindaci di S. Canzian, Sagrado e S.Pier d’Isonzo oltre che una cinquantina di appartenenti alla comunità della comunità musulmana: tra di essi i cittadini originari del Bangladesch e dell’iman Abeldelmajid Kinani che guida una delle due comunità cittadine. Le voci dei giovani del Collegio del mondo unito hanno dato voce ai pensieri di tutti e, consapevoli della loro giovanissima età hanno reso partecipi tutti della loro testimonianza di condivisione e di condanna ad ogni forma di violenza ma anche dell’impegno a non avere paura. Le parole dell’iman sono state una dichiarazione esplicita contro la violenza manche una messa in guardia contro la tentazione di vedere in questi atti (come quello di Parigi) la guerra di religione, tesi assurda che questi violenti tentano di innescare subdolamente, ha ricordato a tutti che in Siria i musulmani uccisi dall’Isis sono oltre centomila e che essi dunque sono fra le prime vittime della violenza. Kimnani ha concluso invitando tutti a crescere i figli che sono il futuro dell’umanità, nell’amore e della verità. Infine ha invitato i musulmani a dare di più per integrarsi ed ha ringraziato i monfalconesi per l’accoglienza e l’ospitalità dimostrata.Ha concluso gli interventi il decano Boscarol chiedendo a tutti di sentirsi semplicemente esseri umani partecipi della comune destino di fratellanza e fraternità; ha ringraziato per le parole di apprezzamento della comunità musulmana chiedendo a tutti di vincere la paura dell’integrazione e lottando insieme per tutto ciò che è ingiustizia e che provoca divisione ed assumendo stili di vita che si impegnino a favore della solidarietà e della sobrietà. La fede, oltre la religione, ha punti di unità che possono parlare al cuore e alla vita di tutti.