Monfalcone: il Corpus Domini cittadino tra le strade di Panzano

Si riuniranno qui, per confermare la propria fede in Gesù Risorto che continua la propria presenza in mezzo agli uomini nel pane e nel vino consacrati, concreta attualità del dono di sé stesso per la salvezza del mondo. La chiesa della Marcelliana e il quartiere di Panzano sono due simboli rilevanti nella storia di questo territorio, richiamando a valori importanti del passato, attuali oggi e necessari per il domani della comunità monfalconese. E’ in quella che era chiamata “Insula Pansàna” che in tempi antichi era sorta la “pieve”, primo punto di riferimento dei cristiani presenti in questo lembo di terra attraversato dalla strada che congiungeva Aquileia ed Emona (antico nome di Lubiana). La fede dei martiri Aquileiesi aveva camminato su questa strada e, prima che le mura medievali dessero forma all’abitato di Monfalcone sotto le pendici del Carso, aveva dato vita ad una comunità di credenti nella località di Panzano. Venire alla Marcelliana, per i monfalconesi, è come tornare alle origini di una fede che ha sempre trovato grande sostegno e conforto in Maria, Madre di Gesù che ancora oggi accoglie i fedeli dall’alto dell’altare maggiore della chiesa rinnovata nel corso dei secoli. Il quartiere di Panzano è un altro luogo simbolo della vita di Monfalcone. Luogo dove si sono incontrati l’inventiva e la capacità di innovazione dell’uomo imprenditore e il bisogno di lavoro di tanti nella quotidiana ricerca di dare cibo e dignità a se stessi e alle proprie famiglie. Il Cantiere e i suoi dipendenti, la fabbrica e il suo villaggio, con tutte le distinzioni di ruoli, doveri e privilegi, anche nella forma delle case. Imprenditorialità e capacità di lavoro che hanno ingrandito Monfalcone e il Territorio, segnando la sua storia con tutti i benefici e con tutte le contraddizioni e lotte, anche molto amare, che negli ultimi cento anni di storia hanno segnato la vita della popolazione. Una popolazione che è il risultato di molte migrazioni provenienti da ogni direzione, dall’Est istriano, dal sud della Penisola, dal nord sloveno e tedesco, dall’Ovest della pianura padana e del Friuli. Oggi anche da più lontano. Gente che si è riunita qui, a Panzano e a Monfalcone, chiamata dal lavoro. Un monumento, davanti alla vecchia entrata del Cantiere, ricorda la ricerca della dignità nella libertà da ogni oppressione; un nuovo monumento nella piazzetta al centro del quartiere ci ricorda che il progresso non deve mai dimenticare la dignità e la salute delle persone che lavorano: è il punto in cui ricordiamo la grande contraddizione, se non la lotta, tra le ragioni del profitto e quelle della vita; la lapide in memoria di chi è morto a causa dell’uso dell’amianto nella costruzione delle navi. La processione, nella sera del Corpus Domini, dopo la messa delle 20 di giovedì 4 giugno, partirà dalla chiesa per attraversare il quartiere con una fermata particolare davanti a quella lapide. E’ il segno di una fede che ha radici antiche, che si rafforza quotidianamente nell’Eucarestia, che chiede testimonianza nella vita di ogni giorno, nelle case come sui luoghi del lavoro.