La solidarietà entra in casa

Silenzio, pochissime persone per strada, la fila, ognuno a debita distanza dall’altro, fuori dal supermercato e dall’edicola, un’atmosfera decisamente surreale. Questo è quello che si respira anche a Turriaco in questo periodo molto difficile per l’intera comunità. Una comunità il cui tessuto associativo è sempre molto vivace, fervente, attivo. Ora è fermo, costretto al silenzio e in attesa di potersi esprimere al meglio il prima possibile.Molti i messaggi che si sentono, si leggono sulla carta stampata e sui social, molti quelli che giungono quotidianamente da quelli istituzionali, a quelli che denunciano, a quelli che trasmettono paura o, perchè no, a quelli che trasmettono speranza, magari sdrammatizzando la situazione come i Flash mob musicali…che, per altro, hanno coinvolto la comunità in diversi angoli del paese.Tutto va accolto per come arriva, sempre con spirito critico, perchè ogni messaggio presuppone una comunicazione di cui, mai come ora, abbiamo bisogno. Forse questi messaggi rappresentano solo un modo per sentirsi meno soli, meno isolati, meno chiusi.Siamo, infatti, completamente staccati dalla comunità in queste giornate, anche dalla nostra comunità cristiana. Sì, ci scriviamo, ci sentiamo in qualche modo, arrivano i messaggi di vari sacerdoti, commenti al Vangelo, abbiamo la possibilità di vedere delle sante messe in streaming, ma… non possiamo stare assieme, condividere,  vederci, donarci come, spesso, siamo abituati a fare. E pensiamo che qualcuno, in alcune situazioni, è solo e basta.Fortunatamente nella comunità ci sono diverse iniziative promosse dall’amministrazione comunale in sinergia con la protezione civile del paese e anche attraverso il supporto di una decina di ulteriori volontari che cercano di aiutare gli anziani e le persone che, comunque, hanno difficoltà ad uscire. Si richiesta, telefonando al numero 3351079229 vengono portate a casa le spese e i medicinali.Con quest’ultimo decreto il Sindaco  ha disposto, inoltre, la chiusura del parco dell’Isonzo, del cimitero, dei giardini pubblici. Tutti i corsi di catechismo e le varie proposte delle associazioni si sono fermate in attesa di tempi migliori. La parrocchiale di San Rocco è ancora aperta per formulare una preghiera, accendere un cero, fermarsi un momento in un luogo protetto, intimo e che ogni abitante del paese sente un po’ suo, per riflettere un po’ su quanto sta accadendo.Confidiamo che questo tempo fatto di fatica, sofferenza e assenza di comunità ci aiuti in qualche modo a crescere dentro, a riflettere per essere poi pronti a ripartire rinnovati nel profondo, per donare sorrisi nuovi, parole e gesti di affetto e di gentilezza.