La potenzialità dei sacramenti

La riscoperta dei sacramenti nei loro segni e significati potrebbe essere uno delle iniziative pastorali che caratterizzano le domeniche dopo Pasqua. “Tempo” oltremodo significativo dell’anno liturgico. I sacramenti e, prima di tutta la Chiesa, che nascono e manifestano  tutta la forza sotto la croce e nella luce della Pasqua del Signore risorto, hanno insieme l’urgenza di essere ricompresi e rivissuti nell’ascolto della Parola, nel rito, nella liturgia, nelle parole e nei segni. Usciamo da una tradizione della Chiesa che perdura ancora per diversi di questi sacramenti, nella quale per esigenze diverse i sacramenti sono relegati a orari impossibili, nell’angolo della chiesa e, ordinariamente, senza la partecipazione della comunità. La chiesa della Resurrezione, il massimo segno che la liturgia della chiesa rende attuale nel senso che “celebra” veramente la presenza del Signore Risorto e comunica ai credenti la potenza vivificante che ne trasforma ed irrobustisce la linfa vitale, rischia di essere oscurato e messo in seconda fila. Di più, la luminosità dei sacramenti che sola può rendere l’esistenza dei credenti trasformante e capace di segnare la quotidianità, viene come rimossa.Riappropriarsi dei sacramenti e mostrare il dono di cui sono portatori per costruire la vita personale e il loro legame comunitario: questo il cammino pastorale che la comunità cristiane di S.Lorenzo e di S.Stefano a Ronchi compie ormai da diversi anni nelle domeniche dopo Pasqua. Si parte con la valorizzazione del sacramento del battesimo che viene celebrato alla domenica durante la Messa comunitaria: una celebrazione che consente di soffermarsi sui segni e sulla centralità del battesimo, il quale sacramento sintetizza la vita del cristiano e rinnova la comunità, innestando le giovanissime esistenze dentro al legame comunitario, esaltando la responsabilità educativa che deve accompagnare la esistenza dei neobattezzati.La celebrazione del sacramento della cresima coinvolge le famiglie ed i ragazzi che sono impegnati nel cammino verso la unzione crismale: la dimensione del dono deve anche prevalere su tutto perché il sacramento non sia altro che un introdurre per sempre alla  missione del testimone. La giornata delle vocazioni sacerdotali e religiose mette in risalto appunto la vocazionalità e il cammino  vocazionale come un ministero che valorizza il sacerdozio comune e su di esso poggia le altre vocazioni.Una speciale attenzione viene data lungo le settimane anche al sacramento della riconciliazione, liberandolo da ogni “confessione” davanti al giudice per invece orientarlo al ringraziamento per il bene ricevuto e per il bene fatto e per chiedere che il dono della vita di Dio rinforzi la vita di tutti, a cominciare dai più piccoli. Questi vengono presentati dai genitori coinvolti nell’impegno del perdono reciproco e della conciliazione in famiglia.La celebrazione del sacramento dell’Eucarestia valorizza la domenica della Messa di prima Comunione a conclusione di un itinerario iniziatico che dura due anni e che ha l’obiettivo di aiutare anche i più piccoli a sentirsi ed essere “uomini e donne di comunione”. Nella valorizzazione del matrimonio sono tenuti in evidenza gli sposi e i promessi sposi: questi ultimi per rinnovare la promessa di matrimonio che avrà luogo nel corso del 2016. Non semplicemente una festa degli anniversari pur significativa ma un vero e proprio riposizionamento di tutti dentro alla promessa della fede pasquale che rende possibile anche quello che all’uomo spesso risulta impossibile, amare e crescere nell’amore.Infine la celebrazione dell’unzione degli infermi che è stata partecipata a quanti ne hanno apprezzato il significato ed a un gruppo di ammalati che hanno potuto ritornare alla chiesa parrocchiale: il sacramento della salvezza e della forza di portare i pesi dell’esistenza, della malattia e della  sofferenza. Sacramento per la vita e del coraggio di affrontare la strada.