La festa della luce illumina gli ospiti della Casa di riposo

Il ritrovamento nella vecchia cappella della casa albergo di Via Crociera di Monfalcone di un’icona raffigurante la presentazione di Gesù al tempio, con Maria e Giuseppe e gli anziani signori Simeone ed Anna ha dato vita venti anni fa ai festeggiamenti della Candelora, considerata la protettrice degli ospiti della casa. Domenica scorsa è stata celebrata da Don Armando Zorzin, Vicario generale, e da Don Mario Malpera la Santa Messa per la Candelora. Un evento che ha riunito non solo gli ospiti della casa e i loro familiari, ma anche ex lavoranti della casa albergo ora in pensione e persone che abitano nell’isolato vicino e che, pur non avendo parenti nella casa albergo, si sentono accolte dall’ambiente. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una candela benedetta, quel stesso oggetto che ciascuno di noi cristiani a ricevuto nel momento del battesimo . ” Voi siete sale e luce” ha detto il celebrante riprendendo le parole di Gesù. Monsignor Zorzin ha spiegato infatti che noi uomini, come il sale conservava i cibi, siamo chiamati a conservare la nostra dignità umana che ci deve portare ad illuminare la nostra vita con opere di misericordia, corporali e spirituali. Nella preghiera dei fedeli sono stati ricordati i sacerdoti ed i volontari con le loro famiglie ed in particolare coloro che non riescono più a venire in casa di riposo a prestare il proprio servizio, in quanto devono assistere i loro familiari malati o perché lo sono loro stessi. La direttrice della casa albergo Fulvia Tamburlin ha ringraziato poi i cori parrocchiali di Monfalcone, che hanno animato la mattinata, assieme anche al MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), all’ “Azione Cattolica” di San Nicolò, e al CVS (Centro Volontari alla Sofferenza) e la rappresentanza del Comune di Monfalcone. Non è stata inoltre dimenticata l’Associazione di Volontariato Cittadino che da ben 35 anni è presente nella casa di riposo e che contribuisce ad alleviare le sofferenze degli anziani e a rendere le loro vite serene. “La Candelora è un momento importante,- ha osservato a margine della celebrazione Giovanni, che opera da tre anni come volontario – una festa sentita nella casa dagli ospiti che sono contenti di vedere gente, di sentire musica. Gli anziani ci aspettano con il sorriso e hanno bisogno di buone parole e di affetto.” I familiari stessi degli ospiti con gli anni si sono legati all’ambiente dove risiedono i loro cari, diventando addirittura per loro una seconda casa in cui poter dare il proprio sostegno e aiuto. “Ci si affeziona anche alle altre persone, – ha sottolineato poi la signora Lidia, una familiare di un ospite della casa – si conoscono nuove realtà e la vita cambia”.Gli anziani sono la nostra tradizione, attraverso le loro esperienze di vita sono in grado di dare il buon esempio alle nuove generazioni, motivo per cui è importante cercare di portare avanti la tradizione della Candelora anche negli anni futuri.