Iniziazione cristiana: catechisti a confronto a San Nicolò di Monfalcone

Stimolati dalla serie di incontri di fine agosto a Romans d’Isonzo sull’iniziazione cristiana e dalla nuova Lettera Pastorale dell’arcivescovo Carlo, i presenti hanno voluto confrontarsi con le esperienze in corso nelle singole parrocchie e ascoltare i suggerimenti dell’incaricato diocesano alla catechesi fra Luigi, per cercare di migliorare la proposta e coinvogere di più i genitori in questo percorso dei loro figli.Ogni parrocchia ha presentato il suo metodo di lavoro che è molto simile, composto da incontri settimanali con i bambini, la partecipazione alla Santa Messa domenicale, alcuni momenti con i genitori di formazione e dialogo. Si discosta da questa impostazione la parrocchia del SS.Redentore che già da alcuni anni propone un cammino triennale per il sacramento della Comunione, fatto di incontri quindicinali nella giornata di sabato, della durata di circa tre ore l’uno, comprendente il gioco, il canto, l’ora di riflessione sulla scheda e la partecipazione alla messa prefestiva. Al termine di questa presentazione molto esaustiva fra Luigi ha invitato innanzitutto i presenti a modificare il linguaggio suggerendo ai catechisti di proporre ai genitori, non una preparazione ai sacramenti per i loro figli, ma a diventare cristiani, attraverso un percorso di crescita di anni all’interno del quale ci sono delle tappe, i sacramenti. Altrimenti si rischia che ci sia “un prima” ed “un dopo” che diventa un vuoto fino alla preparazione del sacramento della cresima.Fra Luigi ha presentato poi in sintesi quelli che sono i modelli della catechesi per l’iniziazione cristiana in Italia, basati sulle esperienze di anni di alcune diocesi, attraverso varie strade di catecumenato, ma tutte con l’obiettivo di coinvolgere più possibile le famiglie, per cercare di stringere “un’alleanza” con i genitori dei bambini, fatta non tanto di lezioni a loro ma di momenti di condivisione, di scambio di opinioni, di riflessione sui contenuti che si presentano ai loro figli, di esperienze da vivere insieme. Un’occasione di rievangelizzazione e di scoperta di una comunità fatta anche di adulti che nel formare si rivitalizza e cresce. I catechisti non sono più dei “baby sitter” ma si affiancano ai genitori per far comprendere loro che sono essi i primi  educatori alla fede dei loro figli. Al termine fra Luigi ha lanciato alcune proposte per provocare  un cambiamento di rotta per il futuro, pensando ad una parrocchia “laboratorio” dove si possa sperimentare e pensare per esempio ad un percorso per il dopo-sacramento, ad una serie di incontri solo per genitori per le prime classi e rimandare quelli con i bambini, un comunicare e condividere tra parrocchie le cose belle che si fanno e scriverle perchè così rimangono. Tutti i presenti – particolarmente soddisfatti dall’edito della serata e convinti che qualcosa, pur a fatica, bisogna modificare per l’iniziazione dei bambini alla vita cristiana – si sono dati appuntamento per un prossimo incontro a dicembre per una prima verifica dei percorsi intrapresi.