In processione per portare la fede al nostro prossimo

Una comunità che festeggia, una comunità che si ritrova a sciogliere un voto annuale nella gioia e nella continuità. Questo lo spirito che ha mosso i fedeli di Polazzo nel tradizionale appuntamento della terza domenica di luglio con la solenne processione in onore alla Madonna di Lourdes. Processione che, quest’anno, si è spostata per motivi tecnici a sabato 15 luglio. Spostamento che non ha scalfito la fede e il desiderio di partecipare, tanto che in molti si sono recati nella chiesa di S. Agata per assistere alla S. Messa delle ore 18.La celebrazione, presieduta dall’amministratore parrocchiale, don Renzo Boscarol, è stata accompagnata dalla corale giovanile dei Sacri Cantores Theresiani, diretti da Vanni Feresin, che hanno eseguito la Missa in Honorem Sancti Josephi Calasantii di Oreste Ravanello, unitamente a brani dal carattere sia popolare che polifonico. “La processione che faremo per le vie del paese”, ha ricordato don Renzo nella breve omelia, “deve essere la testimonianza della nostra fede che portiamo agli altri, al prossimo”. Un corteo colorato e animato da spirito di buona volontà e desiderio di tramandare ai posteri una tradizione radicata nei cuori e nelle anime dei fedeli di Polazzo. Oltre all’effigie in gesso di Maria, la processione dell’edizione 2017 ha visto l’uscita, dopo più di quarant’anni, dei gonfaloni votivi di Polazzo, ritrovati qualche mese fa in una cassapanca nella cantina della chiesa di Redipuglia e rimessi a nuovo dal lavoro dei fratelli Gerin. Una presenza particolare che ha riscosso notevole successo anche se, è necessario sottolineare, a sorprendere positivamente i presenti sono stati i due archi di edera, messi in piedi per l’occasione dopo decenni di assenza.Nei ringraziamenti finali non poteva, poi, mancare il ricordo del compleanno del sagrestano, Renzo Gerin, che da oltre cinquant’anni, assieme alla moglie Renata, si occupa del mantenimento, della pulizia e dell’apertura della chiesa di Polazzo. Menzioni speciali anche per il coro che ha ricevuto applausi spontanei per l’ottima esecuzione della Messa e per il continuo accompagnamento della celebrazione liturgica, arricchita, per l’occasioni, anche da un preparato servizio liturgico. Ma anche alla fioreria Susi di Fogliano per l’abbellimento floreale, a Roberto Bianchi per l’allestimento delle bandierine e ai bravi e pazienti bambini che per tutto il percorso hanno sparso petali di rosa al passaggio della Vergine.Il ricordo, accorato e corale, infine, al pastore che ha guidato per oltre 21 anni le comunità di Fogliano, Polazzo e Redipuglia, don Duilio. Che era solito sottolineare, negli ultimi anni in cui il numero di fedeli presenti era sceso ai minimi storici, come non fosse assolutamente sua intenzione chiudere la tradizionale processione. Ecco che, quindi, il testimone è stato raccolto degnamente e, ci si auspica, possa essere portato avanti ancora per lunghi anni.