Fincantieri fa 100 nel settore delle navi da crociera

Consegnata a Monfalcone la centesima nave da crociera di Fincantieri: si chiama Enchanted Princess ed è la 18esima delle unità costruite da Fincantieri per Princess Cruises nel cantiere isontino. Con una stazza lorda di 145mila tonnellate e la capacità di ospitare a bordo fino a 4.610 passeggeri in 1.830 cabine oltre a 1.411 membri dell’equipaggio, è realizzata sulla base del progetto di successo delle gemelle Royal Princess, Regal Princess, Majestic Princess e Sky Princess, costruite sempre nello stabilimento di Monfalcone a partire dal 2013. Questa classe ha inaugurato una nuova generazione di navi, riscontrando un enorme apprezzamento da parte del pubblico dei crocieristi, e proseguirà con Discovery Princess, che sarà consegnata nel 2021.Enchanted Princess, al pari di quelle della stessa classe che l’hanno preceduta, rappresenta un punto di riferimento tecnologico a livello europeo e mondiale per il lay-out innovativo, le elevatissime performance e l’alta qualità di soluzioni tecniche d’avanguardia.Alla consegna ha preso parte anche il premier Giuseppe Conte con un collegamento virtuale. “Fincantieri si sta distinguendo in questo particolare periodo della pandemia – ha rimarcato Conte – ma è una società che riesce a distinguersi per la grande resilienza. Mi riempie d’orgoglio tanto che agli incontri con i leader degli altri Paesi quasi inevitabilmente il discorso ricade su Fincantieri”.”Con la consegna diamo ufficialmente il benvenuto a Enchanted Princess nella famiglia Princess, a sugello del forte legame tra Carnival Corporation, Princess Cruises e Fincantieri, il nostro partner di riferimento”, ha rimarcato Jan Swartz, President di Princess Cruises durante la cerimonia di consegna della Enchanted nello stabilimento di Monfalcone. “Fincantieri condivide il nostro stesso spirito teso a offrire il più alto livello di eccellenza e sappiamo che condividerà anche l’entusiasmo e l’orgoglio che proveremo noi quando la nave accoglierà i suoi primi ospiti”. “Crediamo che rappresenti la migliore incarnazione della capacità di affrontare i momenti più difficili con passione e dedizione, e anche della storica resilienza del nostro settore. Voglio quindi augurare ’vento in poppa’ a questo ennesimo gioiello che abbiamo portato a termine, agli amici di Princess con cui abbiamo collaborato con successo, e a tutti i lavoratori della crocieristica, con la fiducia che la ripartenza sia già iniziata”, ha invece ricordato Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri.Il rapporto tra il cantiere di Monfalcone e Princess Cruises proseguirà con due navi da crociera di prossima generazione da 175mila tonnellate di stazza lorda, che saranno le più grandi realizzate in Italia. Le consegne sono previste per la fine del 2023 e la primavera del 2025. Le unità ospiteranno circa 5.300 passeggeri e saranno le prime della flotta dell’armatore ad essere alimentate primariamente a gas naturale liquefatto (LNG). Fincantieri ha costruito dal 1990 ad oggi 100 navi da crociera, di cui 70 per Carnival Corporation, mentre altre 44 unità sono in costruzione o di prossima realizzazione negli stabilimenti del Gruppo.Alla consegna dell’Enchanted Princess l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, è tornato sul tema del Recovery Fund. “Con i soldi non si mangia: bisogna rendersi conto che l’Italia è un paese che non cresce da trent’anni. È necessario che tutti quanti indaghiamo sul perché manca questa crescita, invece di puntare il dito su altri problemi”, ha rimarcato Bono. “Sono tante le domande che bisogna porsi: innanzitutto mobilitare il paese, poter attingere risorse umane, soprattutto la massa di giovani che sappiamo che lavora e non studia. Anche le donne, dando loro la possibilità di mettersi in gioco senza sradicare la famiglia e i figli”. In questo periodo “il paese ha reagito alla grande. Questo dibattito culturale, a mio avviso necessario, non c’è. Si parla solamente di soldi e credo non sia l’approccio giusto per delineare una crescita. Bisogna poi capire su qualche settore investire i soldi: tutti dobbiamo ragionare su questi temi. Qui c’è in gioco la salvezza del Paese, sennò tra quindici/vent’anni non ci sarà nessuno a pagare le pensioni. Sfruttare le risorse che abbiamo e tutto ciò che abbiamo abbandonato dobbiamo recuperarlo. Ci sono delle idee che vanno approfondite e che possono farci fare un passo nuovo, facendo leva sui giovani, invogliandoli a fare tutti i mestieri, e sulle donne”.