Cosa possiamo fare per prepararci al Natale?

“Gesù viene, e spesso soffre: Facciamo la nostra parte per ascoltare, riconoscere, accogliere, amare Gesù”. Questo è stato il messaggio lanciato ai fedeli delle unità pastorali del Monfalconese all’inizio di questo periodo “forte e di attesa”Ecco allora alcune delle proposte che i sacerdoti hanno rivolto alle nostre comunità per dare un senso al cammino attento e sentito di tutti verso il Natale:- ogni giorno dedicare po’ di tempo per leggere una brano della Bibbia, se non ho la Bibbia ne cerco una;- pregare personalmente un po’ di più per “ascoltare” quel che Dio vuole;- partecipare alla messa feriale almeno una volta alla settimana;- partecipare regolarmente alle liturgie festive;- prendere parte alle feste patronali di questo periodo; – scoprire le attività che la nostra Caritas svolge nel monfalconese e informarsi delle situazioni di difficoltà;- far conoscere queste attività anche ad altre persone, parlandone e coinvolgendo amici e conoscenti;- visitare e contribuire all’iniziativa “Caldo Natale” presso la parrocchia san Nicolò per sostenere la Caritas Parrocchiale; – donare delle offerte – quel che si può – e dei generi alimentari per la Caritas la III domenica d’Avvento, il 16 dicembre;- porsi la domanda: “e io, cosa posso fare per la mia Caritas e nella Caritas?” – visitare delle persone sole o sofferenti;Anche incontrarsi con la misericordia del Signore confessandosi in diverse occasioni deve essere considerato un valore aggiunto per tutti noi, ecco i momenti penitenziali previsti: – a Staranzano, mercoledì 19 dicembre alle 18.00;- a san Giuseppe, mercoledì 19 dicembre alle 20.00;- a sant’Ambrogio, giovedì 20 dicembre alle 18.30;- alla Marcelliana, giovedì 20 dicembre alle 20.00;- al SS Redentore, venerdì 21 dicembre alle 18.30;- a san Nicolò, venerdì 21 dicembre alle 18.30;É bene allora che ciascuno “faccia il suo programma” per il tempo dell’Avvento, da vivere intensamente perché se non lo facciamo, rischiamo di arrivare a Natale in un batter d’occhio, senza nemmeno rendercene conto e aver riflettuto un po’ sulla nostra vita.