Cosa ci dice Dio oggi nella nostra storia?

Il ciclo del calendario ci offre nuovamente la Festa della Beata Vergine Marcelliana. Preceduta da quattro sere di preghiera e riflessione guidate dal decano don Paolo Zuttion, la giornata dell’8 settembre avrà due momenti di incontro della comunità del Monfalconese: alle 16 la benedizione dei bambini e dei ragazzi nella chiesa di Panzano; alle 20 la santa messa presieduta dall’arcivescovo Carlo, alla quale seguirà la processione lungo le vie del rione. È una tradizione antica che si rinnova, un rito che chiede di essere reso attuale e non solo un ricordo del passato in cui la statua della Madonna è arrivata solitaria su una barca lì dove oggi si innalza il santuario. La Madonna che viene dal mare è la stessa che andò a trovare la cugina Elisabetta, che si preoccupò che le nozze di Cana fossero gioiose fino in fondo, che seguì con trepidazione gli anni del cammino di Gesù verso Gerusalemme, che soffrì il grande dolore della morte infamante e dolorosa di suo figlio sulla croce, che attese e gioì per la risurrezione di Pasqua e che accompagnò la vita della prima comunità dei credenti.A questa Maria di Nazaret si rivolge anche oggi la comunità cristiana per chiedere di poter avere la sua stessa forza nel testimoniare la fede attraverso le azioni che quotidianamente ognuno compie. Onorare la Vergine non è solo un fatto intimo e personale, è un atto della comunità dei credenti che riceve da Lei un esempio e sente l’impegno di seguire quell’esempio nel percorso della vita. Viviamo tempi di grande turbamento per la violenza che si sparge nel mondo, per le malattie che colpiscono tante persone, per i cambiamenti che lasciano senza lavoro, per la povertà che aumenta, per le contraddizioni e le divisioni che si accentuano nella società, nelle nostre stesse comunità, fino dentro le famiglie. Maria non ha fatto grandi discorsi, ma nella visita ad Elisabetta ha espresso una preghiera che è contemporaneamente lode a Dio e impegno a riconoscere ed aiutare il suo operare in mezzo agli uomini.  Se ha un significato portare la sua immagine per le strade di Panzano è proprio questo invito che ci viene rivolto a riconoscere ciò che Dio ci dice nella nostra storia di oggi e ad operare secondo la sua Parola. Passerà davanti al Cantiere, luogo in cui si producono bellissime navi che ostentano ricchezza costruite da persone per molte delle quali l’ingiustizia ed il trattamento indegno sono l’amaro pane quotidiano. Contraddizioni del nostro mondo che non si possono tacere. Vedrà donne velate, come lei del resto, viste con fastidio da molti perché rendono evidente la presenza numerosa di chi è venuto da lontano con altre tradizioni ed altre fedi. Sentirà la voglia e le promesse di una Monfalcone grande, ricca e felice e la presenza di chi non riesce a mettere in tavola il cibo per la famiglia. Una Monfalcone che sogna ed una che si interroga su un presente pur tuttavia incerto e bisognoso di un forte impegno sociale. Cosa insegna Maria Marcelliana alla comunità dei credenti? Una preghiera che diventa vita di amore e di solidarietà, non tanto parlata quanto portatrice di azioni concrete. “Magnificat…”.G.B.