Con quale desiderio camminare insieme?

A proposito di Sinodo, riprendo alcune sollecitazioni e interrogativi che poneva Guido Baggi nel suo articolo apparso su Voce l’8 gennaio scorso riguardo al “camminare insieme”.Siamo entrati in effetti in quella fase del Sinodo e del Piano Pastorale Diocesano che dovrebbe essere caratterizzato dall’ascolto e che dovrebbe impegnare le nostre comunità fino alla fine del mese di marzo. Il suo articolo poneva l’accento sull’importanza del comunicare per capirci tra di noi e per capire la società in cui viviamo. Aveva già espresso alcune sue idee su questo tema ad un incontro del Consiglio decanale di alcuni mesi fa, invitato dal decano, che secondo me, meriterebbero di essere riprese e approfondite.L’ascolto in effetti, presuppone un incontro e papa Francesco ce lo ha ricordato molto bene lo scorso ottobre all’apertura di questo grande evento per tutta la Chiesa”Fare Sinodo significa camminare sulla stessa strada tutti insieme a partire da un incontro, per diventare esperti dell’arte dell’incontro. Non una convention spirituale, non un congresso, non riflessioni teoriche sui problemi, ma anzitutto un tempo per incontrare il Signore e favorire l’incontro fra noi. E un vero incontro nasce dall’ascolto. Come va “l’udito” del nostro cuore? Incontro e ascolto per dialogare, per metterci in discussione e uscire cambiati”.Sono andato a riprendere il documento finale del Secondo Sinodo della nostra diocesi e ho riletto, in merito allo stile del dialogo, le parole dell’allora vescovo Antonio Vitale Bommarco che in chiusura di questo grande momento di grazia, nella basilica di Aquileia il 31 maggio 1998 diceva: “Il metodo del dialogo e del confronto che ha caratterizzato questo tempo di lavoro,continui ad essere utilizzato da tutti nell’approfondimento e nell’attenzione alle problematiche caratteristiche di questo momento della storia e di questa terra”.Nell’ultimo incontro del Consiglio decanale sono stati presentati anche i dieci nuclei tematici che caratterizzeranno questa fase “narrativa” del nostro cammino e le varie unità pastorali e parrocchie singole hanno scelto quali approfondire. Per quanto riguarda le parrocchie della città, l’unità pastorale che comprende S.Ambrogio, Marcelliana, S.Nicolò e Paolo e SS.Redentore si confronterà sui temi dei numeri 6,7,8 e 10; mentre la parrocchia di S.Giuseppe unita a quella di Staranzano ha scelto i temi numero 1 e 9 .I titoli e le domande dei vari temi su cui confrontarci li troviamo sul sito diocesano dedicato al Sinodo e presentati anche sul numero di Voce del 18 dicembre scorso. Un primo passo è stato fatto ma credo che ora dobbiamo chiederci: quali strumenti usare per portare a conoscenza di tutti  i contenuti di questi temi scelti? Come coinvolgere le nostre comunità parrocchiali? Si tratterà di decidere da dove partire, a quali domande dare priorità ma soprattutto trovare un metodo, un modo di comunicare, che, pur rispettoso delle limitazioni dovute alla pandemia, permetta un incontro, un ascolto, un dialogo,un discernimento, un coinvolgimento di tutti i fedeli. Ma tutto questo presuppone anche  una volontà, un desiderio di condividere la propria fede, un essere disposti ad accoglierci come fratelli e a vivere l’avventura del camminare insieme! Saremo disposti a farlo? I prossimi mesi ce lo diranno.