“Ci riabbracceremo molto presto!”

Questo il messaggio che è stato inviato dal Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi agli animatori delle 17 Case di Riposo seguite dai volontari del Coro, affinché sia letto agli ospiti, per spiegare loro la mancanza dei tanto attesi appuntamenti: “Carissimi amici, ci mancate tanto, come sapete a causa di questo brutto virus non possiamo venire a trovarvi, perché c’è il rischio che noi vi portiamo dall’esterno il contagio. Speriamo che questo brutto periodo passi presto in modo da potervi riabbracciare. Intanto cantate le nostre canzoni. Vi vogliamo bene! Gli amici del Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi”. Ne abbiamo parlato con la Presidente del Coro del Gruppo, Caterina Chittaro.

Quali sono le attività che il coro svolge nelle Case di Riposo?Come noto, sin dal 2003, i volontari del Coro intrattengono settimanalmente, con musica e canti, gli ospiti di 17 strutture protette delle provincie di Gorizia, Udine e Trieste, questo nostro appuntamento, è molto atteso dagli ospiti ed è stato monitorato da medici ed esperti che hanno attestato l’evidente beneficio psicofisico ottenuto dagli anziani. Testimoniano la validità del progetto solidale “VariEtà”, così si intitola, le richieste che continuano ad arrivarci da tutte le parti della Regione e alle quali il Gruppo fatica a far fronte.

Questa attività ha avuto alcuni importanti riconoscimenti, ce li vuole elencare?Il progetto solidale VariEtà è riconosciuto di “Particolare Interesse” dalla Regione ed ha ottenuto nel 2018 la “Segnalazione di Buon Esempio” al Premio Nazionale Persona e Comunità a Torino. Inoltre TV2000 ha dedicato al progetto uno spazio nella trasmissione Siamo Noi – Musica e Progetti Sociali.

Oltre a questo progetto quali sono le altre attività del vostro Gruppo?L’attività del Gruppo è molto varia, ci occupiamo della valorizzazione del patrimonio storico, culturale, linguistico, artigianale ed artistico locale, alla promozione della Bisiacaria e della Regione. Partecipiamo alle più importanti manifestazioni folcloristiche europee, allestiamo mostre a tema, curiamo una nostra attività editoriale, organizziamo corsi di lingue, tombolo, ballo… Tutto ciò ci rende ovviamente orgogliosi, però, l’attività che consideriamo un dovere morale e che ci coinvolge di più emotivamente è proprio quella che svolgiamo nelle Case di Riposo dove, nonostante la bravura degli operatori, c’è tanta solitudine e il tempo scorre lento.

In questo momento la vostra presenza è doverosamente sospesa…Ora si devono seguire le linee guida del governo “Io Resto a Casa”, sperare che tutto questo finisca presto, e tutto venga messo in sicurezza, specialmente il mondo degli anziani che sono quelli che sono i più deboli, i più indifesi e fragili. Non appena possibile contiamo di ripartire con più voglia e con la solita perspicacia che il gruppo ha sempre dimostrato.