Avviato con successo il “Maggio musicale”

Grande successo a Fogliano per il primo appuntamento del Maggio Musicale, giunto quest’anno alla ventesima edizione. Ad aprire la stagione 2016  il maestro Massimo Gon, pianista di dichiarata fama, con “A Mosca! A Mosca! A Mosca!”, un viaggio nella Russia Ottocentesca attraverso le musiche di  Tchaikovsky e Musorgskij, il tutto nella splendida cornice della chiesetta cinquecentesca di Santa Maria in Monte. Per l’occasione, dove un cospicuo numero di interessati è giunto nel piccolo paese bisiaco, l’organizzazione ha dovuto far fronte all’eccessivo numero di persone rimaste senza un posto a sedere con sedie aggiuntive. Oltre alla presidente, Cristiana Pisano, che ha portato i saluti dell’intera associazione e della soddisfazione nell’aver constatato l’interessato numeroso pubblico accorso, il ciclo di appuntamenti musicali è stato aperto anche dal Sindaco, Calligaris che si è complimentato per la qualità dell’iniziativa nel Paese di Fogliano. Un successo davvero senza precedenti per la manifestazione.I prossimi appuntamenti vedranno sabato 14 il gruppo “Note d’Autore” protagonista con lo Stabat Mater di Jenkins, sabato 21 il coro giovanile “Komel” di Gorizia con “Il grano è maturo, riflessioni corali sulla vita, la morte, l’amore” ed infine la chiusura sabato 28 con l’HarmonieBrass Quartett con un repertorio “Classic & Swing”: tutti alle 20.30.

Visita guidata domenica 22 a S. Maria in Monte

La chiesetta di Santa Maria in Monte a Fogliano sarà visitabile domenica 22 maggio prossimo nell’ambito del “Maggio Musicale”, manifestazione culturale organizzata dall’associazione “l’Albero del Melogramma” che vede proprio nella storica chiesa la cornice per quattro appuntamenti musicali di grande rilievo. Durante l’arco dell’intera mattinata sarà possibile entrare in quello che è uno scrigno di storia, arte e fede risalente al Cinquecento.Gli interessati potranno udire dalle parole di appassionati e storici locali quella che è la storia di una tra le chiese campestri più antiche dell’isontino, viaggiando dai tempi dei capitani di ventura sino all’Ottocento. Un momento unico e da sfruttare per conoscere ancora meglio quelle che sono le radici della fede della zona bisiaca.