Vita fraterna per i giovani in convento

Alzarsi, andare a scuola, all’università o al lavoro, pranzare, studiare, dedicare del tempo a divertirsi, pregare. Una routine quotidiana quasi monotona. Ma si può dire lo stesso se questa routine è vissuta con amici e nuove conoscenze, all’insegna della crescita e della fraternità? Dal 22 al 26 marzo noi giovani della cattedrale di sant’Ilario e Taziano, guidati da Valentina Busatta e fra Luigi Bertié, abbiamo vissuto un’esperienza di vita fraterna al convento dei frati cappuccini di Gorizia. L’occasione ci ha permesso di vivere le nostre vite in un ambito unico, mangiando e lavorando assieme, aiutandoci e divertendoci. Ma anche di condividere e di imparare gli uni dagli altri, affrontando la delicata e importante questione del dialogo e della comunicazione. Perché se vivere assieme significa legare e approfondire, porta con sé anche l’opportunità di mostrare ciò che normalmente nascondiamo, quella parte di noi riservata al sicuro nido casalingo. È con le attività e i confronti diretti, con il semplice chiacchierare prima di mettersi a dormire o a studiare che abbiamo passato delle splendide giornate tra risate, momenti seri, ed emozioni a cuore aperto, sempre trovando nella cristianità i segreti della condivisione che abbiamo provato sulla nostra pelle.E’ stato difficile? Si! E’ stato stupendo, un’occasione di crescita e di maturazione? Assolutamente sì! Perché, per quanto un’esperienza simile ci abbia messo di fronte ad alcune nostre debolezze, ci ha anche dimostrato che superarle è una questione di fraternità.ì