Sine sole sileo: meridiane al Kulturni

Rimarranno aperte fino a venerdì 14 giugno nella galleria del Kulturni dom di Gorizia (in via I. Brass 20), le mostre fotografiche “Il quadrante” del fotografo sloveno Simon Zamar e “Meridiane: Antiche e moderne del Friuli Venezia Giulia” del fotografo di Aiello del Friuli, Aurelio Pantanali.La mostra fotografica Il Quadrante, del fotografo Simon Zamar di Sempas, si concentra in particolare sulla percezione del tempo tramite la narrazione frammentata, rappresentata utilizzando la forma snodata e la ricomposizione degli oggetti quotidiani. Nelle venti foto che compongono la mostra, il motivo principale è la meridiana e la sua astrazione graduale, ottenuta con l’addizione degli strati. Lo sviluppo dei negativi sovrapposti, proveniente dalla fotografia analogica viene spostato nel tempo e usato in modo contemporaneo, digitale. Con le immagini stratificate Zamar crea una narrazione, inerente ad ogni singola fotografia esposta. Servendosi ripetutamente del motivo di un antico indicatore del tempo, i racconti individuali e intimi vengono tolti dalla linea temporale quando contemporaneamente la loro rappresentazione nelle opere esposte segnala allo spettataore che ogni ombra può essere misurata.La mostra fotografica “Meridiane antiche e moderne del Friuli Venezia Giulia (Ogni ombra segna il suo Tempo)” di Aurelio Pantanali illustra oltre 25 immagini fotografiche di meridiane antiche e moderne presenti oggi sul territorio della regione Friuli Venezia Giulia, una diversa dall’altra, ognuna con le proprie caratteristiche, particolarità e motto. Le meridiane ovvero gli antichi orologi solari che hanno scandito il tempo dei nostri antenati e che tutt’ora segnano il nostro, “parlano” silenziosamente e discretamente all’uomo moderno ricordandogli con l’ombra dello gnomone di vivere intensamente ogni attimo della propria esistenza.Le mostre, dal sottotitolo “Sine Sole Sileo” sono aperte dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 e nelle ore serali durante le varie manifestazioni culturali.