Quando le cantine raccontano la Storia

Da teatro di guerra a laboratorio di pace e sviluppo economico. E’ ciò che i paesi dell’ Isontino hanno saputo  costruire nei decenni, dopo le due guerre mondiali. Ecco dunque che, nell’ambito del progetto “Gorizia 18/18”, ideato dal Comune, insieme a Isig, èStoria e Associazione Isonzo  e finanziato anche dalla Regione FVG e dalla Fondazione Carigo, si allarga lo sguardo per andare alla scoperta di questo territorio durante e dopo la Grande guerra, con una serie di iniziative messe in campo attraverso una partnership con il Consorzio Tutela Vini del Collio, in cui, grazie al supporto di alcuni produttori e cantine, si  immagina di raccontare il viaggio del soldato verso il fronte, dall’arrivo alla stazione di Cormons fino alle prime linee di Oslavia. Il primo appuntamento sarà il 15 dicembre, alle 17, a Cormons, nell’azienda Carlo di Pradis: a parlare dell’ultimo anno di guerra gli storici dell’Associazione Isonzo e della società cormonese Austria. In gennaio  l’incontro sarà a Capriva, dove c’erano il comando militare e l’ospedale. A Villa Russiz si parlerà del ruolo delle dimore storiche e delle cantine del Collio. In marzo ci si sposterà a Villanova di Farra, nella Tenuta Villanova, per trattare del fronte sul Carso e dei sistemi di collegamento dell’Esercito italiano. In aprile nella Tenuta Gradiscutta di San Floriano si approfondiranno temi legati all’industria alimentare bellica. Ultima tappa la Cantina Fiegl a Oslavia, la prima linea, simbolo della guerra ma anche della rinascita.