Prosegue il cammino di Concordia et Pax

Non un incontro di rito ma una sentita rivisitazione delle vicende che accaddero nella città stellata.La memoria delle carceri del tribunale di Palmanova, conservate nella sistemazione originaria ed ora diventate un punto di ritrovo dei giovani, sono state esposte dal prof. Ferruccio Tassin che ha riassunto le sofferenze e vessazioni subite dalla popolazione civile e dai sacerdoti accusati di austriacantismo. La preghiera in italiano e sloveno e l’intervento del sindaco, che ha ringraziato della memoria offerta, sconosciuta alla città di Palmanova,  hanno concluso l’incontro alle carceri del tribunale.Il numeroso gruppo ha poi  attraversato la città per raggiungere la caserma Piave dove dall’autunno del 1944 al aprile del 1945 avvennero inaudite violenze a danno dei resistenti ad opera di quella che è stata chiamata la banda Borsatti e la banda Ruggero, responsabili di inaudite violenze a danno de resistenti. 231 le vittime attribuite alla banda Borsatti e 234 alla banda Ruggero, ma il numero esatto, che è abbondantemente superiore,  non potra mai essere ricostruito.La memoria delle vicende è stata offerta dal prof. Enrico Cernigoi che nel breve e sentito intervento, seguito con attenzione dai presenti, ha ricordato che  mentre i Borsatti venne fucilato, il Ruggero riuscì purtroppo ad eludere il giudizio e la condanna per quelli che erano crimini di guerra. L’intervento dell’On. Giorgo Brandolin ha concluso l’incontro con un ringraziamento all’associazione ed ai presenti per la memoria di quegli avvenimenti e di quelle persone che persero la vita per la nostra libertà. Vicende del passato ma esempio per il futuro, che va costruito giorno per giorno con la diversità delle situazioni che siamo chiamati ad affrontare.L’Associazione ricorda i prossimi appuntamenti: venerdì 30 ottobre deposizione di fiori a Tarnova – Trnovo, alle foibe di Podgomila e Cvetrez, alla vicina foiba minore, ed al lapidario dei caduti sloveni nella seconda guerra mondiale. Partenza alle ore 9,00 dalla chiesa del Sacro Cuore. L’invito è esteso a tutti coloro che desiderano condividere questo percorso di memoria e di riconciliazione.