Ogni goccia di sangue donato per la vita è una grande responsabilità

Domenica mattina Gorizia si è svegliata affollata da migliaia di donatori di sangue. Giunti da tutta Italia i volontari della FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) si sono dati appuntamento nel capoluogo isontino per la Giornata nazionale del donatore.  Dopo il Congresso nazionale che si è svolto a Grado venerdì e sabato, i donatori di sangue provenienti da tutta Italia, sfidando le previsioni e armati dell’entusiasmo che caratterizza il mondo del volontariato del dono, hanno sfilato dal parco della Rimembranza fino a piazza della Vittoria attraversando il centro cittadino. Con loro Aldo Ozino Caligaris confermato presidente nazionale, per la quinta volta, che avrà il compito di guidare la FIDAS fino al 2020; accanto a lui un nuovo Consiglio direttivo, il più giovane nella storia della Federazione. Particolarmente significativa la presenza dei giovani FIDAS che hanno fatto proprio il messaggio “Verità per Giulio Regeni”, il  ricercatore italiano  di Fiumicello ucciso in  Egitto.  Guidati dal coordinatore nazionale Andrea Grande, i volontari del dono under 28 hanno voluto aderire alla  campagna lanciata da Amnesty International  per condividere, proprio a pochi  chilometri di distanza dalla sua  terra di origine, l’impegno per avere la verità sulla morte di Giulio. “La nostra associazione ha voluto rendere omaggio alla terra che ha visto il sangue versato di migliaia di vittime  della  Grande  Guerra”, ha affermato Feliciano Medeot, neo eletto consigliere nazionale FIDAS.“Da sangue versato a sangue donato, questo slogan lascerà il segno nel tempo, nel futuro della nostra associazione, come il ricordo e l’emozione vissuta in queste ore da tutti noi”, ha sottolineato Medeot. L’Arcivescovo monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, che ha presieduto la Santa Messa in piazza della Vittoria ha ricordato che “ogni goccia di sangue donato per la vita acquista un valore speciale, ma è anche una grande responsabilità di cui rendere conto”. La mattinata si è conclusa con il passaggio del testimone dal presidente di ADVS Gorizia, che quest’anno ha avuto l’onere e l’onore di accogliere i volontari del dono, al presidente di FIDAS Lombardia. Appuntamento, quindi, nel 2017 a Bergamo per il 56° Congresso nazionale e per la 36° Giornata nazionale del donatore a Milano.Nel corso del Congresso, il dibattito si era articolato soprattutto sulle novità del “sistema sangue” introdotte dal Decreto del ministero della Salute del 2 novembre scorso (presentate da Giancarlo Maria  Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue) e sulla  revisione dell’Accordo Stato-Regioni  20  marzo 2008 (presentato da Aldo  Caligaris presidente nazionale FIDAS).  Il decreto, entrato in vigore nel novembre scorso, definisce i criteri di  qualità e sicurezza di sangue e  emocomponenti raccolti da donazione volontaria e non remunerata: prevede il cambiamento dei criteri di sospensione e introduce le procedure da adottare nei confronti di patologie con maggior incidenza sulla popolazione e le specifiche indicazioni di valutazione in merito