Nuova vita per i giardini dei Musei Provinciali

Gorizia si riappropria di un ulteriore “polmone verde”: i giardini dei Musei Provinciali – tra luoghi più suggestivi di Borgo Castello -, sono restituiti ai goriziani in una veste rinnovata e più fruibile.Grazie a una serie di lavori di pulizia, piantumazione e sistemazione di panchine, manufatti e spazi pavimentati, il “Giardino dell’Incontro” si presenta oggi come un ambiente espositivo a cielo aperto da cui godere sia del verde circostante, sia del panorama sulla città. Sarà fruibile negli orari di apertura dei Musei Provinciali (da martedì a domenica, 9 – 19) e accessibie anche alle persone con limitata capacità motoria. Prossimamente verranno aggiunti inoltre dei manufatti lapidei relativi alla Grande Guerra.I lavori rientrano nel progetto Walk of Peace, programma europeo Interreg Italia/Slovenia, di cui fanno parte l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale FVG e vari partner sloveni e veneti, che mira a uno sviluppo sostenibile del patrimonio della Prima Guerra mondiale, “valorizzando la memoria dei tragici eventi bellici e implementando il concetto di amicizia tra i popoli. La necessità oggi è quella di mettere a sistema questo patrimonio e rendere accessibile ai più giovani la memoria della Grande Guerra” ha sottolineato il direttore generale di Erpac, Anna Del Bianco.Costo complessivo del ripristino del “Giardino dell’Incontro”, 260mila euro, di cui 150mila da fondi europei e 110mila da fondi di bilancio di ERPAC FVG.Prima dei lavori l’area era una superficie incolta con erbe infestanti, arbusti e vegetazione spontanea. Il progetto ha puntato su una pulizia, quindi a riorganizzare l’area con nuove piantumazioni, collocate di fronte l’edificio museale – scelta non casuale che da un lato nobilita la facciata, dall’altro lascia libera la vista verso Gorizia, così da garantire una sorta di belvedere -.“Accolgo con molto favore questointervento – ha commentato l’assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli nel corso di un sopralluogo – perché sono state utilizzate risorse europee perrealizzare un’opera di tipo infrastrutturale”. All’apertura dei giardini, presente anche il consigliere regionale Diego Bernardis, il quale ha rimarcato come “il recupero di un luogo come questo, che fa memoria degli eventi della I Guerra Mondiale, deve oggi stimolare a pensieri di serenità, pace e condivisione, deve far pensare in maniera diversa, per non ripetere gli errori del passato e dividersi tra le genti”.La presentazione dei nuovi giardini è stata anche occasione per presentare una nuova videoinstallazione interattiva del Museo della Grande Guerra: realizzata da Cameranebbia di Milano, riprende il percorso umano e artistico di sei artisti del Goriziano – Brass, Spazzapan, Pilon, Pocarini, ¤argo, Cossar -, scomponendo e ricomponendo le loro opere, offrendo un punto di vista diverso per conoscere la loro vita. Un sistema interattivo offre poi approfondimenti in italiano, sloveno e inglese. La realizzazione nasce dalla collaborazione con l’Accademia slovena di Scienze e Arti di Lubiana ed è resa possibile grazie al contributo di istituzioni italiane e slovene: Pilonova galerija di Ajdovš¤ina, Goriški muzej, Civici Musei di Udine, Fondazione Carigo, Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma e Archivio di Stato di Gorizia.