“La vera antimafia parte dai comportamenti di ciascuno nel quotidiano”

Toni Mira, caporedattore e inviato speciale della redazione romana di Avvenire, giornale per il quale da anni cura le inchieste e i dossier di approfondimento in particolare su ecomafie e beni confiscati alle mafie, è intervenuto nei giorni scorsi a Gorizia, ospite delle classi V del Liceo “Slataper”. Eh si, oggi in data 11 ottobre ho trascorso le tre ore di scuola più interessanti di questo inizio anno scolastico. Qualcuno potrebbe pensare: “Mamma mia che noia sentir parlare di mafia per tre ore!” e invece sia io che i miei compagni avremmo potuto ascoltare Toni Mira per ore. Ci ha tenuti incollati alle sedie grazie alla sua capacità dialettica e all’interessante tema trattato. Non ci ha semplicemente parlato, ci ha letteralmente trasmesso un forte senso di coscienza e consapevolezza, sensibilizzando noi ragazzi grazie alla sua passione per il suo lavoro che ha reso tutto altamente credibile e vero. È riuscito a catturare l’attenzione di tutti noi partendo dalla tragica storia di Rosario Livatino, un magistrato che all’età di 38 anni ha conosciuto la morte assassinato dalla mafia.Lo stesso Don Luigi Ciotti, che ha curato la prefazione del libro, lo definisce “Un ampio lavoro di indagine intorno alla figura dell’uomo, del cittadino, del servitore dello Stato […] Un incontro vivo, emozionante e istruttivo, reso possible dall’ascolto di molti testimoni: colleghi, collaboratori delle indagini, persone informate sui fatti.”La sua descrizione è stata altamente dettagliata e Mira ha messo talmente tanto entusiasmo in ciò che ci ha raccontato che sono riuscita ad immaginare la tragica storia alla perfezione. È poi passato a racconti su tematiche attuali e ci ha aiutati a comprendere che per capire a fondo le cose non si deve mai smettere di informarsi, leggere, documentarsi; e che la vera antimafia deve partire da noi, dai nostri comportamenti nel quotidiano perché anche le piccole cose possono fare la differenza.A conclusione delle tre ore molte sono state le domande sull’argomento tanto che abbiamo superato il tempo previsto per l’incontro. Ci siamo letteralmente persi ad ascoltare le parole perfettamente scelte e che hanno sempre dato risposta e tolto i dubbi.È stata un’esperienza davvero indimenticabile e credo che per ognuno di noi sia stato assolutamente istruttivo prendere parte a questa iniziativa che il presidio “Marcella di Levrano” di Libera a Gorizia ha reso possible per le classi quinte dei Licei Slataper che da anni porta avanti il “Progetto Legalità” per noi ragazzi.Sono sicura che studenti e insegnanti presenti potranno, in futuro, trasmettere ciò che hanno imparato e si porteranno dietro un bagaglio più ricco di conoscenze su questo argomento, ma soprattutto saremo tutti più ricchi dal lato umano.