“Incontri con la storia”: appendice autunnale

È stata la conferma di un successo la seconda edizione di “Incontri con la storia”, rassegna ideata per presentare al pubblico un approfondimento storico dal taglio diverso, all’interno del Teatro Verdi di Gorizia. “L’esperienza è stata positivissima – ha commentato Dario Stasi, promotore del progetto -, iniziata con un primo appuntamento con lo storico Alessandro Barbero alla Fondazione Carigo e, vista la buona risposta del pubblico, che ha “preso d’assalto” gli spazi, proseguita poi con Mario Isnenghi al Teatro Verdi. In quest’edizione sono stati nostri ospiti Paolo Mieli, Marta Verginella e don Alessio Stasi e anche stavolta il pubblico si è dimostrato entusiasta tanto dei relatori quanto dei contenuti proposti e, in tutti gli incontri, sono sempre state presenti tra le 300 e le 400 persone”.Gli “Incontri con la storia” riprenderanno il prossimo autunno, recuperando l’appuntamento che, per motivi personali, lo storico Alessandro Barbero aveva dovuto cancellare il 19 marzo. “Faremo con lui un incontro per commemorare i 100 anni dalla Battaglia di Caporetto – ha aggiunto Stasi – e l’auspicio è che possa essere la prima tappa di un nuovo percorso con gli Incontri con la storia”.L’accento è stato posto da Stasi anche sulla “collaborazione con l’amministrazione comunale e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che ha visto il realizzarsi di un ottimo contributo per la città per parlare di una delle storie – quella del goriziano – tra le più importanti in Europa”. Parole riprese anche dal presidente della Fondazione, Gianluigi Chiozza, che ha anche ricordato come “passare da una sala da 99 posti a un teatro da più di 400, è segno di coraggio e la partecipazione dimostra che il pubblico è “affamato” di storia. È stata un’avventura interessante e che è stata premiata”.”Abbiamo aperto una strada che non era facile aprire – ha concluso il sindaco Ettore Romoli -; il prossimo anno si deve continuare, presentando nuovamente un “mix” tra grandi nomi e storici locali”.Il momento del bilancio degli “Incontri con la storia” è stata anche l’occasione per riportare l’attenzione sul ventilato profetto della realizzione del Museo diffuso del Novecento che, come suggerito da Chiozza, potrebbe magari trovare la sua collocazione ideale e stabile all’interno della Galleria Bombi.