In cattedrale la messa nella lingua dei segni

È stata una messa molto particolare quella celebrata domenica 25 febbraio in Cattedrale: la celebrazione officiata dal parroco don Sinuhe Marotta è stata tradotta simultaneamente in lingua dei segni (LIS) da un’interprete, che ha accompagnato un gruppo di persone non udenti della Diocesi di Udine.Nel capoluogo friulano è attiva da anni la “pastorale dei sordi”, con l’assistenza spirituale di mons. Nobile, che si riunisce mensilmente per la celebrazione in LIS e organizza momenti di catechesi e di conoscenza di arte, storia e spiritualità locale. Per riflettere sulla Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio, è stata programmata una visita a Gorizia, che ospita tuttora la Sinagoga, e contestualmente è stata organizzata la messa in cattedrale.Il gruppo ha quindi visitato in mattinata il Duomo, con vivo interesse verso la storia peculiare della chiesa che ha segnato la vita religiosa cittadina sin dal 1314, seguendo le vicende e l’evoluzione del contesto goriziano; e poi ha partecipato alla celebrazione eucaristica, che vedeva anche la presenza degli Amici di Borgo Castello per la Giornata del Gonfalone, nel loro 63° di fondazione. La messa in lingua dei segni è stata un’iniziativa molto apprezzata anche dai fedeli abituali e dai tanti bambini che frequentano la celebrazione delle 11.30 in Cattedrale preparandosi per ricevere i Sacramenti: è stata un’opportunità per entrare in contatto con una realtà forte ma forse ancora non abbastanza conosciuta. Per alcuni dei partecipanti udinesi, la visita in Duomo è stata l’occasione per ritornare dopo tanti anni in città, dove avevano frequentato l’Istituto per i sordomuti. Ma per tutti è stato un sentito momento di condivisione comunitaria e di arricchimento spirituale (e personale) nel cammino quaresimale.