I sentieri di memoria di Concordia et Pax

Alle carceri del Tribunale verrà ricordata la vicenda della popolazione Friulana e anche della Bisiacaria che durante la prima guerra mondiale, con il capo d’accusa di essere austriacanti, venne rinchiusa e subì angherie e vessazioni. Il senso di appartenenza delle popolazioni, la diversità di tradizioni, diventò motivo di sospetto di anti italianità e furono decine e decine le persone che subirono l’internamento, l’arresto accompagnati spesso da accuse infamanti, angherie e offese.Il secondo luogo riguarda le prigioni della caserma di via Piave, passate alla memoria come la famigerata Fossa di Palmanova, dove durante il 1944 – 1945, ad opera delle formazioni naziste e fasciste, ebbero luogo feroci violenze e brutali uccisioni accompagnate da sevizie e torture che coinvolsero centinaia e centinaia di resistenti di tutte le formazioni partigiane, ma in particolare garibaldini.Il successivo appuntamento è programmato per venerdì 30 ottobre. Accompagnati dal ricordo e dalla preghiera verranno deposti fiori a Tarnova (nella foto). Sulle due foibe principali ed in una località minore simbolica della situazione che viene a vivere la Slovenia a 70 anni da quelle tragiche vicende.L’altro appuntamento è previsto venerdì 13 novembre presso la sala della Fondazione Cassa di Risparmio in via Carducci. Saranno affrontate le sofferte e tormentate vicende delle popolazioni dell’Alto Adige – Sud Tirolo: durante la Prima Guerra mondiale, sotto il tentativo di assimilazione fascista del ventennio fino agli accordi di Mussolini e Hitler che scompaginarono ed infierironmo sulla popolazione che dovrà subire poi, schiacciata tra il nazionalismo italiano prima e il nazismo Hitleriano poi, e infine le sofferte e tormentate vicende della seconda guerra mondiale. Sarà presente l’autore, Lorenzo Baratter che parlerà del suo lavoro “Le Dolomiti del III Reich”. L’iniziativa, che gode del patrocinio della Fondazione, è organizzata in collaborazione con l’ICM e l’ISSR di Gorizia.Un ultimo importante appuntamento è stato programmato per l’aprile. In un pellegrinaggio sui luoghi della memoria di una giornata intera in Slovenia. La prima sosta è prevista a Lubiana dove verrà ricordata l’occupazione italiana dal 1941 al 1943. sarà visitata la Gramozna Jama dove ebbero luogo le fucilazioni di ostaggi da parte dell’esercito italiano ed il ring che corrisponde al percorso pedonale realizzato dopo la guerra in ricordo dei reticolati, realizzati attorno a Lubiana che circondarono la città nell’inutile tentativo di isolarla dal resto del territorio. È quindi prevista la sosta alla Huda Jama, una miniera. Le ricerche avviate dopo la guerra portarono alla scoperta che in questo luogo dove vennero eliminate centinaia e centinaia di persone anche sepolte vive. Alla fine della II^ guerra mondiale, in quel luogo, il regime comunista procedette alla eliminazione di un numero non quantificabile di persone, ritenute ostili al potere in Jugoslavia ed in Slovenia.