Gorizia, porta aperte: la celebrazione dei patroni

Trent’anni fa il papa Giovanni Paolo II, poi riconosciuto come santo, ha visitato la città di Gorizia. Era l’inizio di maggio 1992: il crollo del muro di Berlino era un ricordo fresco, la Slovenia aveva dichiarato l’indipendenza da meno di un anno; le guerre dei Balcani erano all’inizio… In quel momento non si poteva immaginare cosa sarebbe stata l’Europa degli anni successivi. I tristi eventi di questi giorni che toccano dal vivo l’Ucraina ma coinvolgono tutta l’Europa dicono quanta strada ci sia ancora da fare per armonizzare e valorizzare Oriente e Occidente. Nel 1992 il papa polacco aveva usato delle parole che oggi possiamo definire profetiche e che hanno delineato in modo chiaro e con larghe vedute l’identità e la missione di Gorizia. Sono le parole che sono impresse su una lapide posta sul palazzo della Prefettura in piazza della Vittoria: “Gorizia, situata all’incrocio di correnti di pensiero, di attività e di molteplici iniziative, sembra rivestire una singolare missione, quella di essere la porta d’Italia che pone in comunicazione il mondo latino con quello slavo: porta aperta sull’Est europeo e sull’Europa centrale”. Nel contesto di preparazione a Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, la festa dei patroni è l’occasione per riprendere la profezia di S. Giovanni Paolo II su Gorizia, porta aperta, in modo da diventare sempre più “Capitale della Cultura Europea”, secondo il gioco di parole suggerito dal vescovo Carlo. Inoltre gli scontri in Ucraina rendono quanto mai attuale una riflessione sull’Europa e sull’incontro tra Oriente e Occidente. Questo il programma delle iniziative pensate per festeggiare e riflettere.

Giovedì 10 marzoGiovedì 10 marzo alle 18.00 presso la sala Incontro di via Veniero 1 a S. Rocco, verrà presentato il libro di Attilia Colombo “La mia Gorizia: stradario degli affetti” edito dal Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco. Un libro che aiuta a scoprire le vie di Gorizia e i personaggi goriziani ricordati dalla toponomastica. Presenta Alex Pessotto.

Sabato 12 marzoSabato 12 marzo alle 10.30 ci sarà la cerimonia di intitolazione dello stadio di via Baiamonti al cav. Rosario Vizzari, educatore attraverso lo sport di molte generazioni di giovani goriziani soprattutto all’interno dell’Audax. Alle 11.30 presso l’oratorio Pastor Angelicus di via Rabatta 18, verrà presentata una breve biografia dal titolo “Cav. Rosario Vizzari: una vita esemplare al servizio dei giovani e della comunità” e verrà inaugurata una mostra fotografico-documentale sulla vita del cav. Vizzari, ma anche sulle opere che portano avanti le sue intuizioni: il Torneo Vizzari, l’onlus Vizzari e l’Audax. Sempre sabato 12 marzo, nel contesto dell’anno ignaziano che ricorda la conversione di S. Ignazio, presso la chiesa di piazza Vittoria ci sarà un pomeriggio di spiritualità ignaziana promosso dall’arcidiocesi di Gorizia, insieme alle comunità dei gesuiti di Trieste e Lubiana e alcune realtà legate alla spiritualità ignaziana. Alle 14.30 interverrà p. Alberto Remondini SJ, gesuita, che parlerà sul tema: la spiritualità ignaziana per il bene comune. Sarà una riflessione su come le intuizioni spirituali di S. Ignazio hanno ispirato molte persone a mettersi a servizio del bene comune, anche nella politica, nell’amministrazione. L’intervento di p. Remondini sarà arricchito dalla testimonianza di alcune persone che hanno trovato come significativa la partecipazione agli esercizi spirituali. Dopo una pausa conviviale alle 16.30 il gruppo di Trieste di Pietre Vive proporrà una lettura spirituale della chiesa di S. Ignazio. Pietre Vive è un movimento internazionale fondato dal gesuita p. Jean Paul Hernandez che raccoglie giovani da tutta Europa e che promuove l’evangelizzazione attraverso l’arte. Il pomeriggio si concluderà con la celebrazione dell’eucarestia delle 18.00. In città sono tanti coloro che hanno conosciuto la spiritualità ignaziana grazia alla presenza dei gesuiti a Stella Matutina e presso la parrocchia del S. Cuore. Si può partecipare al pomeriggio per la parte che interessa maggiormente.

Domenica 13 marzoDomenica 13 marzo nel pomeriggio verrà proposta una biciclettata alla scoperta di Nova Gorica e delle sue chiese. 30 anni fa S. Giovanni Paolo II invitava Gorizia ad essere porta aperta verso l’Est Europa e per essere porta aperta è necessario conoscere e conoscersi. Anche per le comunità cristiane di Gorizia ciò che c’è a Nova Gorica, a poche centinaia di metri, è ancora poco conosciuto. La bicicletta e la visita alle chiese di Nova Gorica è lo strumento migliore per conoscere il territorio. Il ritrovo è alle 15.00 presso la piazza di S. Rocco con la bicicletta. Ci si muoverà prima a Šempeter, la chiesa parrocchiale più vicina al confine, lì ci sarà un breve incontro con il parroco musicista che proporrà qualche suo brano. Attraverso le piste ciclabili si andrà alla concattedrale di Nova Gorica dedicata al S. Salvatore, costruzione moderna, per una città nuova. Il viceparroco don Bogdan presenterà un po’ la comunità cristiana di Nova Gorica. Infine ci si sposterà verso Salcano, nucleo più antico da cui è stata generata anche la prima parrocchia di Gorizia, lì verrà ricostruita brevemente la storia del territorio. Infine, passando per via degli scogli si ritornerà in Italia salutandosi presso la chiesa di Maria Ss. Regina in via Montesanto. Chiaramente è necessario avere una bicicletta funzionante. I bambini sono benvenuti, con l’attrezzatura adeguata, e accompagnati dai genitori.

Martedì 15 marzoMartedì 15 marzo dopo la messa della sera, alle 19.15 in cattedrale, verranno cantati i primi vespri della solennità dei Ss. Ilario e Taziano: è la preghiera della Chiesa maturata per secoli nell’esperienza monastica. A presiedere la preghiera sarà don Fulvio Marcioni. Per l’occasione saranno visibili i reliquiari dei Ss. Ilario e Taziano e alcuni paramenti antichi.

Mercoledì 16 marzoMercoledì 16 marzo, giorno di festa dei Patroni Ss. Ilario e Taziano, ci sarà la solenne concelebrazione eucaristica alle 11.00 presso la cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo di Gorizia mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e concelebrata dai sacerdoti della città. L’animazione musicale sarà curata della Cappella Metropolitana diretta dal m.o Fulvio Madotto. Nel pomeriggio del giorno di festa alle 18.00 presso il Palazzo De Bassa in passaggio Edling verrà consegnato il premio “Ss. Ilario e Taziano – Città di Gorizia” ad un concittadino che si è particolarmente distinto nel promuovere la città di Gorizia. La commissione che assegna il premio è formata dal Decano della città, dal Sindaco, dal parroco della cattedrale in rappresentanza dell’Arcivescovo di Gorizia, dall’assessore alla Cultura, dal presidente del Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, dal presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Gorizia, e dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

Giovedì 17 marzoL’incontro culturale centrale si svolgerà giovedì 17 marzo alle 20.00 presso il centro L. Bratu¬ di viale XX Settembre. Mauro Ungaro, direttore di Voce Isontina e presidente nazionale della Federazione dei Settimanali Cattolici farà dialogare l’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e l’arcivescovo di Maribor, mons. Alojzij Cvikl SJ. Oltre ad essere arcivescovo in Slovenia, mons. Cvikl è stato provinciale dei gesuiti in Slovenia e rettore del Russicum, il collegio a Roma voluto da Pio XI e dedicato agli studi della cultura e della spiritualità della Russia. Il titolo della serata “Gorizia-Nova Gorica: missione Europa!” intende offrire il contesto per riprendere e approfondire la missione e l’identità di Gorizia a partire dal messaggio lanciato 30 anni fa da S. Giovanni Paolo II in visita a Gorizia. In modo collaterale nei giorni 7-9-10-16 marzo si giocherà il torneo di calcio per i pulcini intitolato “Santi Patroni – città di Gorizia” presso il campo in sintetico dell’oratorio Pastor Angelicus, a cura dell’ASD Audax Sanrocchese.