“Gorizia per le donne” per superare insieme la violenza di genere

La violenza non è solo fisica o sessuale ma può avere forme più subdole e meno “visibili” agli occhi, presentandosi sottoforma di violenza psicologica, economica, stalking, verbale…Per sensibilizzare contro la violenza di genere, il Comune di Gorizia, insieme ad SOS Rosa, propone una serie di iniziative raccolte nella rassegna “Gorizia per le donne: luoghi, attività, cultura e ironia per superare la violenza di genere”.Ecco quindi che il prossimo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite), si potrà prendere parte dalla Camminata dedicata alle “Donne aristocratiche, popolane, imprenditrici e letterate protagoniste della storia antica di Gorizia”. Guidata dal professor Vanni Feresin, la camminata prenderà il via alle ore 15 partendo dal Parco del Comune.Tra le altre iniziative, martedì 29 novembre alle ore 18 presso Palazzo Lantieri in piazza Sant’Antonio 6, il concerto “Carlo Colombo canta la Donna”, seguito mercoledì 30 novembre alle 18 in Sala Dora Bassi, via Garibaldi 7, dallo spettacolo teatrale “L’uomo che non deve chiedere mai”.Il programma, che è stato reso possibile grazie ad un bando promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia cui Comune e SOS Rosa hanno aderito, è la continuazione di un grande “gioco di squadra” che prosegue ormai da moltissimi anni tra il Comune e l’associazione che si occupa di prendere in carico le donne vittime di violenza. “Gorizia – hanno spiegato l’assessore e la consigliere comunali Silvana Romano e Marilena Bernobich – è una città piccola, ci si conosce più o meno tutti ed è più facile rispetto ad altre realtà riuscire ad intercettare e arrivare là dove ci sono episodi di violenza. Grande anche, oltre che con SOS Rosa, il lavoro di collaborazione con le Forze dell’Ordine e del Pronto Soccorso di Gorizia, i quali hanno rispettivamente una stanza riservata destinata alla prima presa in carico della donna vittima di violenza e una corsia privilegiata e riservata per donne maltrattate”.

I datiLa dottoressa Francesca Vuaran, presidente di SOS Rosa, ha presentato i dati raccolti dal Centro antiviolenza dal gennaio al 18 novembre 2022. In questi 11 mesi sono state 167 le donne accolte, delle quali ben 84 prese in carico per la prima volta; 132 le donne italiane, 32 le straniere.”L’età media in cui si rivolgono al Centro è 43 anni – ha spiegato Vuaran – ma si arrivano anche a picchi di 80 anni d’età, che arrivano da noi dopo una vita di soprusi. Spesso la pensione è il momento “discriminante”, poiché si passa insieme più tempo sotto lo stesso tetto”.Le forme di violenza presentate contano nel 91% dei casi quella psicologica, la più difficile da guarire, seguita da quella fisica al 61%, economica nel 28% dei casi, sessuale/revenge porn per il 14%. In forte crescita il fenomeno dello stalking e webstalking, che dal 2% del 2020 sale oggi al 16%. “Nella maggior parte dei casi – ha aggiunto Vuaran – chi esercita la violenza è il partner o l’ex marito/compagno, infatti si parla molto spesso di violenza domestica ancor più che di genere.Le denunce sono state poi avviate nel 38% dei casi; sono ancora poche, perché molto spesso si ha paura e soprattutto è un momento estremamente delicato: vanno infatti prima messi tutti i paletti per mettere la donna in sicurezza e protezione”.SOS Rosa ha infine offerto ospitalità d’emergenza in albergo a 4 donne e 3 minori, mentre nel servizio di Residenzialità Temporanea in alloggio segreto ospita 5 donne con 5 minori. È attiva poi dal 2021 una Casa di Transizione, che ha già accolto 2 donne con 2 minori.Sel.Trev.