Capaci di concretizzare ascolto e solidarietà nel quotidiano

Si è concluso con la vittoria del progetto “Abbracci-amici”, presentato dalle classi 1A e B, 2A e B, 3B, 4A e 5A e B del Liceo Classico “Dante Alighieri” di Gorizia, il primo concorso della Caritas diocesana riservato alle Scuole Secondarie di II Grado di Gorizia.Agli studenti veniva richiesto di riflettere sul tema dell’ascolto e come questo può essere legato alla solidarietà, realizzando quindi un progetto che nascesse dall’osservazione e dalla riflessione sulla loro realtà quotidiana (scuola, casa, città, attività extrascolastiche…), individuando una situazione di povertà sentita particolarmente vicina e che in qualche modo li aveva colpiti.Il gruppo del Liceo Classico ha fatto così aggiudicare alla propria scuola il Fondo di Solidarietà Scolastico da 2.000 euro, messo a disposizione dalla Caritas diocesana, finalizzato al sostegno delle esigenze scolastiche di alunni in difficoltà.Al loro elaborato il merito di aver proposto “la concretizzazione di un atto del progetto di solidarietà nella sua fattibilità – si legge nella motivazione -. L’esperienza fatta ha inoltre toccato più povertà, con un’analisi svolta su più fronti. Il video si è dimostrato coerente con la consegna del bando, con effettiva presenza di una progettualità”.Premio speciale di 500 euro a favore dell’istituto di appartenenza anche al progetto “Basta poco” della 2Ait dell’ISIS “Galileo Galilei” per l’idea innovativa, sviluppata con impegno, messa in campo. Qui gli alunni hanno realizzato, tramite stampante 3D, dei portachiavi riportanti il logo della Caritas, che hanno poi distribuito tra la cittadinanza a scopo informativo.Un portachiavi è stato donato anche all’arcivescovo Redaelli, presente alla premiazione, e al direttore della Caritas diocesana, Renato Nucera.Tra gli altri progetti in gara, “Una ricchezza che nessuno paga” delle classi 1Acat, 3Acat e 1Bi dell’Isis Galilei – Fermi – Pacassi, “Portiamo il Natale a tutti”, proposto da una “cordata” di otto classi dell’Isis Galilei, e “Maschere in – colore” della 3Ai del Galilei.Alla cerimonia, oltre all’arcivescovo, al direttore e all’equipe Caritas, erano presenti numerosissimi studenti e professori, tra i quali il vicepreside dell’ISIS Galilei – Fermi – Pacassi, professor Luciano Gonano, i referenti per il progetto, professor Gianfranco Brandalise per l’ISIS Galilei – Fermi – Pacassi e Viviana Taboga per il Liceo Classico, e la collaboratrice di sede, professoressa Rosa Tucci, per il Liceo “Dante Alighieri”.Nel corso delle premiazioni monsignor Redaelli si è rivolto direttamente ai giovani, proponendo uno spunto e una sfida: “quello che voi giovani potete fare, è inventare qualcosa di nuovo per sconfiggere la povertà, perché questa si combatte anche con il lavoro, l’economia, con il modo di costruire la società. So che siete capaci, intelligenti e intuitivi: inventate il nuovo”.In mattinata l’arcivescovo è stato anche intervistato dagli studenti che compongono lo staff di “Isitgoonair”, web radio dell’ISIS Galilei Gorizia.