Campanili aperti a Lucinico e Piedimonte

Aprire per la prima volta degli edifici solitamente celati ai visitatori, è sempre una grande emozione. Lo è ancor di più quando si tratta dei nostri campanili, che in questi anni, con costanza e impegno sono stati riscoperti e risistemati in gran parte dell’arcidiocesi. Il merito è di una piccola iniziativa quale “Campanili aperti”, che per l’ottavo anno viene riproposta nel mese di maggio in località sempre nuove e che ogni volta riesce a richiamare un buon numero di persone interessate a riscoprire quelle radici che fanno parte della nostra storia e identità. Domenica 12 maggio, per la prima volta, saranno aperte ai visitatori le torri campanarie di Lucinico e Piedimonte dalle ore 15.00 alle ore 19.00. La manifestazione è organizzata nell’ambito della Settimana della cultura friulana della Società Filologica Friulana ed è promossa congiuntamente dai Campanari del Goriziano, dall’associazione Grup Cultural Furlan Scampanotadôrs di Mossa e dalle parrocchie di Lucinico e Piedimonte, grazie alla disponibilità di don Moris e di don Giuseppe.A Piedimonte sarà l’occasione per ricordare i 130 anni della campana maggiore, unica superstite del concerto realizzato da Francesco Broili nel 1889. Le altre due campane vennero requisite nel corso della seconda guerra mondiale e poi rifuse. Molto particolare è anche la storia del campanile di Lucinico, che venne riedificato nel dopoguerra, in forme diverse rispetto alla torre originale. Sono previste due visite guidate: a Piedimonte alle ore 15.30 con Giulio Tavian (si ringrazia Alessio Marega per la collaborazione) e a Lucinico alle ore 17.30 con Paolo Iancis e Lino Visintin.