Una giornata per riflettere sui tanti problemi del mondo agricolo

“Diciamo che l’annata agricola 2017 è andata abbastanza bene, pensando a coloro ai quali è andata peggio, anche se sono molti i problemi sul tappeto, che il mondo agricolo viene quotidianamente chiamato ad affrontare”. È quanto ha affermato Fabiano Morgut, presidente della sezione Coldiretti di Versa di Romans d’Isonzo, nel corso del tradizionale incontro con le autorità, che si è tenuto a Versa in occasione della Giornata del Ringraziamento. Giornata che, come vuole la tradizione, è stata celebrata la domenica successiva la ricorrenza di Sant’Andrea apostolo, patrono del paese.Il tutto è stato promosso dalla locale sezione della Coldiretti, con la collaborazione della parrocchia. Anche stavolta l’appuntamento è stato condiviso e vissuto intensamente da tutti i residenti della laboriosa frazione di Romans, che si sono ritrovati numerosi alla messa solenne celebrata in mattinata nella chiesa parrocchiale dedicata al santo patrono stesso. Messa che è stata officiata dall’ex parroco monsignor Pietro Sambo, con l’accompagnamento della corale di San Martino di Tapogliano, che al termine della celebrazione ha intonato il classico Te Deum, mentre nel momento dell’Offertorio sono stati portati all’altare i frutti della terra. Al termine del rito religioso, monsignor Sambo, affiancato dal parroco don Flavio Zanetti, si è incamminato lungo via Gorizia, per impartire la benedizione ai mezzi agricoli, che per l’occasione erano stati lì allineati fin dalla  prima mattinata. Successivamente tutti i presenti si sono trasferiti nella vicina sala parrocchiale, per il consueto incontro con le autorità ed il successivo momento conviviale con la degustazione di prodotti tipici locali, offerti dalla comunità locale.Nel corso dell’incontro, dopo il saluto di Morgut, ha preso inizialmente la parola Enzo Bernardel, presidente della Coldiretti di Romans, che ha rimarcato come sia mutata la determinazione dei mercati agricoli, le cui condizioni non vengono più decise in ambito locale ma nelle grandi metropoli sparse per il mondo, imponendo ai nostri produttori agricoli dei controlli asfissianti. Bernardel ha poi aggiunto che con le mutazioni climatiche, cambiano anche i prodotti che i nostri agricoltori vengono chiamati a coltivare. Considerazioni, queste, condivise anche dal sindaco di Romans, Davide Furlan, che dopo aver indicato gli agricoltori locali come i primi custodi del nostro territorio, ha parlato di mercato globale, di sicurezza e garanzia di genuinità del made in Italy, invitando il mondo agricolo a fare sistema.