Un “eccomi” ripetuto con fedeltà quotidiana

Nel santuario di Rosa Mistica è stato ricordato il giubileo di vita consacrata di 19 Suore della Provvidenza con una solenne Messa presieduta dall’arcivescovo Carlo Redaelli e concelebrata dal don Giorgio Giordani, vicario episcopale per la vita consacrata, dal parroco di Cormons don Stefano Goina, da don Mauro Belletti, don Joseph N’Zonzi e don Chino Raugna.Prima dell’inizio del rito eucaristico, suor Stefania Sartor, responsabile della Casa di Cormons, ha ricordato le 19 consorelle che hanno celebrato il giubileo: suor Rosita taglia gli 80 anni di consacrazione religiosa; suor Rosetta e suor Ettorina 75 anni; suor Assunta, suor Floriana, suor Natalia 70 anni; suor Bruna, suor Irmarosa, suor Luisantonia, suor Ubertina, suor Annalilia, suor Annaluisa, suor Anna Teresa, suor Eldarosa, suor Emanuela, suor Idalberta, suor Lorenzina, suor Maria Josè e suor Remigia tagliano, infine, 60 anni di vita consacrata. Suor Stefania ha ricordato anche il 25.mo di professione religiosa di suor Cristina e suor Teresa, che attualmente operano in una comunità in Romania.  Suor Stefania ha voluto ricordare il fondatore San Luigi Scrosoppi e quel brao della regola di vita del 1862 che dice: “il cuore di ogni suore è come un altare consacrato a Dio, in esso deve tenersi continuamente acceso il fuoco del santo amore  e da esso devono  tramandarsi fiamme di carità”.Il vescovo all’omelia, dopo aver commentato le lettura, ha sottolineato “la vita d’amore di queste suore”, un amore che è legato al Signore e che per questo dà suoi frutti come i tralci che sono legati alla vite. La vita vostra è attaccata al Signore e per questo l’amore funziona”. Al termine della Messa, soddisfacendo una richiesta del vescovo, le suore hanno cantato  in friulano  “Ave o Vergin us saludi..”