Trasferta ecumenica in Austria a Treffen nel segno della Carità

Bella e preziosa trasferta a Treffen in Austria per incontri personali con le varie personalità della Diakonie de La Tour e della comunità cattolica della cittadina carinziana. Sindaco, parroco e alcune altre persone del paese di Capriva sono state dapprima accolte con calore dal borgomastro inMunicipio, quindi si sono portate a visitare le diverse strutture con le quali la “Diakonia” è presente a Treffen. Una grande scuola nella quale opera il metodoMontessori, delle case e strutture per bambini e ragazzi che provengono da famiglie in difficoltà, Atelier d’arte dove sono stati scoperti dei veri talenti in ragazzi disabili che adesso sono perfino presenti nel panorama artistico austriaco e hanno attirato al curiosità di artisti di fama, l’ospedale che ha come fine specifico la cura residenziale di dipendenti dall’alcolismo e dalla ludopatia, grande piaga delle terre oltralpe. Un’istituzione, questa della Diakonia, facente riferimento alla Chiesa protestante, più forte in Austria perfino della Caritas e riconosciuta come una istituzione di alto livello dallo stesso stato austriaco. Negli interventi delle personalità incontrate, la delegazione caprivese, ha colto in particolare la loro attenzione per quella che è la loro radice storica e forse ancora affettivo-simbolica, l’istituzione di Villa Russiz, realtà nata a favore dei bambini poveri alla fine degli anni settanta dell’800 grazie alla carità e lungimiranza della baronessa Elvine Ritter de Zàhony de La Tour. La nobildonna infatti fondò una scuola evangelica a favore dei più poveri, ammettendo anche le bambine cattoliche, in tempi in cui la scuola elementare era solomaschile,ma fu allora comprensibilmente osteggiata dalla parrocchia per la non fondata paura di un proselitismo protestante sul territorio friulano. Il fatto che in austria, nelle istituzioni protestanti della diakonia, partecipino oggi tanti utenti appartenenti alla fede cattolica o altro, dice lo spirito di libertà, rispetto e carità dell’Ente. È seguita la visita, condotta dal parroco, all’asilo tenuto dalla comunità cattolica dove pure vige il metodoMontessori teso a dare fiducia ai bambini, puntando sui loro talenti e a un lavoro induttivo. Infine la visita alla bella e antica chiesa parrocchiale che racchiude in sé il gotico e il barocco, sita su un luogo sacro, secondo alcune fondate ipotesi, di natura celtica, di cui rimangono alcune vestigia. Al di là di tutto però è il clima che si è respirato e che abbiamo potuto toccare conmano, quello della praticabilità di un ecumenismo della carità, su quella Parolacomandamento nuovo che dà pienezza di significato tutto il resto.