Si rinnova il culto di San Giuseppe

Il 19 marzo ricorre la festività di San Giuseppe, uno dei santi più amati dalla popolazione. Fino a non molti anni il 19 marzo fa era una giornata festiva, che segnava simbolicamente l’avvio della primavera. Se il tempo era bello si facevano le prime scampagnate con la merenda sui prati. Ora il 19 marzo è una giornata feriale e molte usanze si sono affievolite se non proprio dimenticate.  Ma il culto di San Giuseppe, padre putativo di Gesù e patrono della Chiesa cattolica dichiarato da Pio IX nel 1870, è molto presente nelle comunità della Collaborazione pastorale di Cormons. In particolare a Dolegna del Collio dove è patrono della parrocchia e del Comune. Nel piccolo centro collinare la ricorrenza di San Giuseppe sarà ricordata domenica 21 marzo con una solenne Messa che sarà celebrata alle 10 nella parrocchiale. Al rito sono invitati in particolare tutti i papà oltre alle famiglie, alle autorità comunali e ai rappresentanti delle associazioni osservando le misure di restrizione imposte dall’emergenza sanitaria. Per allentare le tradizioni si è messa di mezzo poi anche la pandemia: da due anni non si celebra all’ancona della Regina dei vigneti, a Pradis, la tradizionale Messa. Ma la comunità cormonese festeggerà San Giuseppe venerdì, giorno della sua ricorrenza, con la celebrazione di una Messa nella chiesa di San Leopoldo. E lo farà ricordando anche un anniversario. Ricorre, infatti, quest’anno il 75.mo anniversario dell’erezione dell’altare di San Giuseppe nella chiesa di San Leopoldo. L’inaugurazione dell’altare avvenne il 6 giugno 1946 con un pontificale presieduto dal parroco di allora monsignor Angelo Magrini, che si era interessato per far giungere a Cormons un vecchio altare che si trovava nella basilica di Grado. Nell’aprile di quell’anno parte dell’altare venne trasportato in San Leopoldo grazie anche all’interessamento del cappellano militare delle forze Usa che stazionavano sul nostro territorio e che misero a disposizione i loro mezzi.I lavori di sistemazione e collocazione dell’altare furono eseguiti grazie alla generosità dei cormonesi come si legge in una lapide collocata a fianco dell’altare, che è il primo a destra di chi entra in chiesa.La solidarietà della popolazione era stata elogiata in quell’occasione da padre Cherubino, che era il guardiano del convento dei Frati minori della Provincia veneta che avevano in cura la chiesa di San Leopoldo.San Giuseppe è venerato anche nella chiesa-santuario di Rosa Mistica: una statua del santo troneggia a sinistra dell’altare maggiore.Ma una piccola statua per anni si trovava all’ingresso del convento. Le Suore della Provvidenza sono molto legate a San Giuseppe, ritenuto il santo della Provvidenza.  E a lui le religiose si rivolgevano nel momento del bisogno. Delle tante citazioni che si trovano nella cronaca conventuale, ne citiamo una sola quella del marzo 1899: “In quest’anno la Novena di S. Giuseppe l’abbiamo fatta con più solennità del solito avendoci egli fatto vendere il Palazzo Carnazai e per tal modo liberate da tutti i nostri debiti.Oh, lo abbiamo ringraziato proprio di cuore!S. Giuseppe grazie di nuovo!”