San Leopoldo: “Quo usque…?”

Una delle iniziative, volute dagli abitanti del borgo, è stata la piantumazione di fiori e piante nelle aiuole antistanti la chiesa da parte dei bambini delle scuole dell’infanzia e primaria ed elementare che risiedono nel borgo. Sono stati aiutati in questa operazione dai genitori e dai nonni coordinati da Livia Falato. L’altro appuntamento, di carattere religioso, ha riguardato la recita del rosario dinanzi la chiesa in occasione del mese mariano culminato con la messa in onore di Santa Rita e la benedizione delle rose. Si è voluto così continuare una tradizione iniziata dai frati francescani che hanno retto la chiesa dal 1928 al 2007. Questi incontri di fedeli dinanzi alla chiesa sono un rinnovato appello al Comune perché affretti l’intervento di straordinaria manutenzione e tenga fede alle promesse più volte fatte nel corso del 2014 ma con pochi atti concreti se non prevedere nel corso di quest’anno l’intervento, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. L’impegno di spesa inserito anche nel bilancio 2015 è di 80mila euro e comprende, oltre a San Leopoldo, anche il restauro della chiesa di San Giorgio a Brazzano, pure chiusa da molto tempo. Entrambi gli edifici sono di proprietà del Comune.San Leopoldo è stata chiusa all’inizio del 2014 per motivi di sicurezza: infiltrazioni dal tetto rischiano di far crollare gli intonaci del soffitto mettendo inn pericolo le persone presenti. Le promesse di riapertura si sono prolungate nel tempo: il Comune non è stato in grado di trovare i soldi per l’intervento imputando la causa al patto di stabilità che in mancanza di finanziamenti blocca ogni intervento di opere pubbliche. L’assessore comunale ai lavori pubblici ha fatto una nuova promessa, almeno stando alle dichiarazioni apparse sui quotidiani locali: i lavori in San Leopoldo sono una priorità per l’amministrazione comunale e sono previsti nel 2015.Continuamo a sperare anche se un anno e mezzo per riparare le infiltrazioni del tetto ci pare un tempo piuttosto lungo se si ha la volontà politica di mettere mano all’opera. Un’opera che non ha solo una valenza storica, ma è anche cara alla comunità cormonese che ha sempre frequentato la chiesa nei suoi tre secoli di vita. Ma c’è anche un altro aspetto, non trascurabile, che consiglierebbe di accellerare i tempi. Negli ultimi anni nella chiesa di San Leopoldo sempre più spesso è stata scelta per celebrare i funerali per la sua comodità: si evita la non agevole scalinata del Duomo e c’è anche un parcheggio. Ora non sono pochi che scelgono la chiesa di Rosa Mistica per far celebrare i funerali, ma è una chiesa che non è adatta per la sua collocazione al centro del paese per questo tipo di riti.Vorremmo con piacere essere smentiti, ma i tempi di riapertura della chiesa non ci paiono vicini: tra affidamento dell’incarico di progettazione, approvazione del progetto e avvio del cantiere sono necessari mesi e intanto siamo già arrivati a metà anno. La prossima messa di Natale in San Leopoldo? Un auspicio. Nel frattempo la gente continua a pregare inginocchiandosi nel banco posto sulla porta della chiesa dove in questi giorni è stata collocata anche la statua della Madonna.