Rosa Mistica: chiusa la porta della Misericordia

Dopo tre mesi e quattro giorni è stata chiusa nel santuario di Rosa Mistica, a Cormòns, la Porta della misericordia. È stato l’arcivescovo Carlo Redaelli, con un semplice gesto, mentre veniva cantato il Magnificat, a chiudere i battenti della piccola porta al termine della concelebrazione dinanzi a una chiesa gremita di fedeli. Una piccola porta che in oltre tre mesi è stata varcata da centinaia di fedeli giunti con solo dalle comunità della collaborazione pastorale ma anche del decanato e della diocesi.Al solenne rito liturgico, accompagnato dalla corale Sant’Adalberto, assieme all’arcivescovo hanno concelebrato monsignor Arnaldo Greco, il parroco monsignor Paolo Nutarelli, don Fausto Furlanut, monsignor Michele Centomo, don Michele Tomasin, don Claudio Cidin, don Mirko Franetovich e don Pierre.Come ha sottolineato nella sua omelia l’arcivescovo, “la Porta della misericordia è stato un segno dell’abbraccio accogliente e misericordioso del Padre. Un segno che è stato un richiamo ascoltato, se dobbiamo prestare fede alla testimonianza dei sacerdoti che qui hanno accolto in queste settimane, tante persone. Uomini e donne che, magari dopo anni, hanno sentito la necessità di un abbraccio paterno, di un perdono, di un amore vero, di un ripartire sulle strade del Vangelo”.L’arcivescovo ha anche suggerito che, alla luce dell’esperienza vissuta in questi mesi, possa trovare continuità la programmata presenza per le confessioni. E con la disponibilità per le confessioni anche quella dell’ascolto soprattutto delle situazioni di sofferenza con riferimento alle famiglie”. E richiamandosi alla recentissima esortazione apostolica di papa Francesco “Amoris laetitia”, “ci potrà offrire molti spunti per un’attenzione realmente evangelica a chi è in difficoltà, ma anche a chi, e penso in particolare ai giovani, non vuole rinunciare a vivere l’amore secondo la pienezza della proposta cristiana”.Infatti, chiusa la Porta santa, il santuario di Rosa Mistica continuerà luogo di incontro giubilare. Infatti proseguirà ogni venerdì, fino a giugno, l’Oasi della misericordia: il santuario rimarrà aperto per l’intera giornata con adorazione eucaristica e vedrà la presenza di sacerdoti per le confessioni e gli incontri.Lo ha ricordato anche monsignor Nutarelli al termine della Santa Messa sottolineando come la “Porta della misericordia è stata un’esperienza di fede straordinaria. Per tre mesi il santuario è stato il centro liturgico, spirituale e affettivo per tutti noi, per le comunità del decanato e della diocesi. Ognuno di noi – ha continuato il parroco – ha trovato un sacerdote, una suora accogliente con un sorriso. Tutto questo ci spinge a uscire per andare in mezzo alla gente”.Il parroco non ha mancato di ringraziare le Suore della Provvidenza, i sacerdoti per “il loro grande gesto di solidarietà dimostrato in questi mesi” e l’arcivescovo per aver aperto la Porta della misericordia e di aver acconsentito al suo prolungamento: doveva venir chiusa il 2 febbraio, è stata invece prolungata fino al 15 aprile.