Preval: 25 anni fa la restituzione al culto

Confetti d’argento per il Santuario del Preval in occasione dei 25 anni della sua ricostruzione e restituzione al culto dei fedeli avvenuta il 14 maggio del 1995. Ma, come ben sappiamo, ben più antiche e remote sono le sue origini come attesta una costruzione a ferro di cavallo risalente all’VIII – X secolo tutt’ora visibile in alcuni punti sotto l’attuale pavimento della chiesetta. Anticamente dedicata all’Evangelista Marco e per un periodo dotata anche di un annesso cimitero, nel corso dei secoli il Santuario è stato più volte ricostruito e ampliato fino a diventare una chiesa alquanto nobile ed elegante soprattutto grazie all’opera dei Codelli, la più cospicua ed importante famiglia di Mossa. Indubbiamente, prima ancora del suo valore artistico, da sempre il Santuario è stato un punto di riferimento sicuro per la vita di fede di tutte le numerose popolazioni del Collio che si affacciano sulla piana del Preval e dell’intero ambito isontino. Il secondo conflitto mondiale ha segnato il declino di questo chiesetta tanto da ridurre l’edificio ad un vero e proprio rudere. L’inizio della rinascita fu la “riscoperta” dell’immagine di colei che da sempre ha abitato quel luogo, ossia la Madonna del Preval. La statua in legno intagliato, dorato e dipinto, risalente al XV secolo ed attribuibile alla scuola tolmezzina, fu restaurata e restituita al culto l’11 agosto 1979. La venerata immagine rappresenta la Vergine seduta su di uno sgabello sorreggente il Bambino con una mano e lo scettro nell’altra; guardandola a fondo, essa esprime ancora quel qualcosa di indefinibile che va oltre alla sua plastica bellezza e regalità. Indubbiamente il maggior impulso fu dato al tempo della visita apostolica del Papa San Giovanni Paolo II in Friuli Venezia Giulia nell’ormai lontano 1992. Per l’occasione, il Pontefice omaggiò l’antica statua di Maria e benedì la pietra angolare dell’erigendo Santuario, conferendo allo stesso il nuovo titolo di “Santa Maria Regina dei Popoli” indicando così l’antica vocazione del luogo. Lo stesso Pontefice benedisse personalmente in piazza San Pietro in Vaticano anche le corone d’oro per la Madonna e il Bambino e la fece incoronare a suo nome e con la sua autorità apostolica dall’allora arcivescovo di Gorizia padre Antonio Vitale Bommarco che consacrò e restituì al culto dei fedeli il nuovo tempio del Preval il 14 maggio 1995. Per l’occasione, la nuova chiesa fu anche elevata a titolo di Santuario Diocesano. Per ricordare il lieto anniversario, la Parrocchia di Mossa aveva predisposto una serie di iniziative che sono state rinviate a motivo del Covid-19. Tuttavia, domenica 17 maggio, presso il Santuario, alle ore 9.30 verrà recitato il S. Rosario a cui seguirà la S. Messa alle ore 10.00 presieduta da mons. Mauro Belletti, parroco di Mossa al tempo della ricostruzione del Santuario. Durante la funzione, come da tradizione ci sarà anche il dono dell’olio per la lampada votiva della chiesetta da parte del Sindaco di Mossa, dott.ssa Emanuela Russian. La celebrazione, a porte chiuse, potrà essere seguita in diretta streaming attraverso i canali web dell’Unità Pastorale di Madonnina-Lucinico-Mossa. Per coinvolgere anche i più piccoli, le catechiste dell’Unità Pastorale hanno fatto pervenire a tutti i bambini e ragazzi del catechismo il racconto “Santa Maria del Preval” scritto e illustrato nel 2016 da Paola Bertolini Grudina. Oltre alla lettura, è stato anche chiesto di realizzare un disegno del racconto; i disegni, che già stanno giungendo in Parrocchia, verranno poi proiettate sui canali web dell’Unità Pastorale al termine della S. Messa di domenica 17.