Partecipata Via Crucis transfrontaliera

Grande è stata la presenza delle comunità italiane sul confine e delle comunità del Collio sloveno alla via Crucis transfrontaliera che si è celebrata nella prima domenica di Passione nella chiesa parrocchiale di Biljana e che è stata presieduta dal parroco locale e da don Maurizio Qualizza, presente pure il parroco di San Lorenzo di Nebola. La partenza è stata in automobile dal Preval, dove le persone provenienti da Cormòns, Mossa, Lucinico, Moraro, Capriva e Gradisca si erano date appuntamento. Un lungo serpentone è salito su per i colli del Brda, incrociando una coppia di coraggiosi caprivesi diretti anch’essi all’appuntamento liturgico e ammirando la natura che, con la fioritura dei peschi e dei ciliegi, segnava le infinite vigne ancora in letargo invernale. Il rito, come ormai tradizione, si è svolto alternando le stazioni in italiano e sloveno con i canti nelle due lingue.Verso la conclusione il prof. Giulio Tavian, studioso tra l’altro, del pittore goriziano Clemente del Neri, è intervenuto spiegando la genesi della storica chiesa e illustrando la ricchezza di opere che contiene, poi soffermandosi sulla figura del pittore goriziano e sui tanti affreschi che arricchiscono la chiesa dedicata a San Michele. Tutti i presenti hanno molto apprezzato la conversazione, molti sono stati poi colti da grande stupore ammirando per la prima volta il tempio. Al termine il parroco locale ha ringraziato della partecipazione, come ha fatto anche don Maurizio in italiano e sloveno, nominando i paesi di provenienza. Al termine del rito, la comunità locale ha accolto tutti i presenti per una ricca agape fraterna che ha permesso di creare un clima di dialogo, amicizia e condivisione. La considerazione che è stata fatta, anche in prospettiva del 2025 quando Nova Gorica e Gorizia saranno la Capitale europea della cultura, è che non venga dimenticato il Collio, scrigno di storia e arte, ma soprattutto che anche la dimensione religiosa e sacra abbia lo spazio che le è dovuto.