Parrocchia – patrono: rapporto di familiarità

Una bella festa, quella celebratasi a San Valeriano a Gradisca nella sera del patrono, con la Messa che è stata motivo di ricordo anche per i sacerdoti che qui hanno operato, don Sante e don Pozzar e di preghiera per due persone della comunità che stanno combattendo per la vita in ospedale e delle quali il parroco ha detto espressamente nomi. Il rito, accompagnato con maestrìa dal coro Oltre le Frontiere e presieduta da don Giulio Boldrin, ha visto anche al presenza dei cresimandi. Numerosi i sacerdoti del decanato che hanno concelebrato, don Nino Comar, don Fausto Furlanut, mons. Gino Pasquali, mons. Arnaldo Greco, don Giovanni Sponton e il parroco don Maurizio, assistevano i diacono Renato Nucera e Franco Molli. Nell’omelia don Boldrin ha sottolineato che la preziosità del rapporto tra una comunità, una parrocchia, e il suo patrono è qualcosa di importante e delicato perché ci parla di una mediazione, di un rapporto di affetto, di una familiarità, di un rapporto padri-figli… Al temine della celebrazione è stata letta dal parroco la motivazione del Premio San Valeriano a Luigi Cosulich de Pecine ed è stata consegnata (nella foto) alla vedova, al figlio e ai nipoti che l’accompagnavano la targa ricordo e la pergamena. Il gesto è stato sottolineato dall’assemblea con un prolungato applauso. Prima della benedizione finale il parroco ha voluto anche ringraziare tutti i presenti e in particolare i sacerdoti per un loro legame con la comunità del Borgo, tra cui don Nino Comar per essere stato sempre attento ai bisogni della parrocchia.