Madonna del Preval, incontro tra genti

Grande partecipazione, al di là delle attese, per la festa annuale della Madonna del Preval che, complice una giornata prettamente estiva, ha permesso dopo il momento religioso di prolungare l’incontro tra le tante persone giunte anche da oltre confine anche all’aperto.La Messa solenne, presieduta da monsignor Rivetti, parroco di Manzano, ha visto al presenza di diversi sacerdoti e diaconi e del decano del Collio sloveno don Alojz Suban. Il celebrante, ricordando l’anniversario del terremoto del Friuli dell’ormai lontano 6 maggio del 1976, ha detto come il ritrovarsi attorno a Maria permette di ritrovare la forza e la fiducia di ricominciamenti, della ricostruzione, a quel tempo per le zone terremotate soprattutto materiale, ma non meno quella espressa dall’allora arcivescovo di Udine, quella umana, spirituale, delle comunità e delle famiglie. Quel cantiere, ha proseguito don Rivetti, è ancora aperto, là come qui da noi, quanto ancora oggi c’è da costruire in termini di relazioni, di giustizia, di comunità. Ricordando una visita ormai lontana del tempo di mons. Helder Câmara arcivescovo di Recife e una domanda postagli da un giovane, come sia la situazione nel terzo mondo, ebbe a rispondergli che non esiste un primo, secondo o terzo mondo, il pianeta è uno e il Signore ce l’ha consegnato perché vivessimo insieme. Ecco oggi, ha concluso il celebrante, noi davvero qui davanti a Maria Regina dei Popoli, non ci sentiamo di mondi diversi per cultura, lingua ecc. ma viviamo una ricchezza unica nella diversità e ci sentiamo tutti appartenenti allo stesso popolo, alla medesima Chiesa. La Messa accompagnata magistralmente nel canto dalla corale “San Marco” di Mossa e dal coro femminile da Camera di Ajdovšcina ha avuto un suo momento significativo nella tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva da parte del sindaco dott. Elisabetta Feresin, presente con la giunta comunale al completo, un segno richiamato al termine delle celebrazione dal parroco don Milocco, pregnante di significato perché trova spessore in una continua collaborazione tra le due realtà del paese a beneficio di tutti i cittadini. La corale slovena ha arricchito a fine Messa il momento di forte comunione tra i presenti con alcuni brani di devozione mariana apprezzatissimi dall’assemblea che si è sciolta in un prolungato applauso. Un buffet all’aperto negli spazi del santuario ha confermato nell’amicizia e nella reciproca conoscenza la vocazione del luogo, spazio d’incontro e  fraternità senza confini.