Le “Borse della spesa” aiutano 72 famiglie bisognose

Anche quest’anno nella prima domenica d’Avvento che cade il 1° dicembre si vivrà nelle chiese della Collaborazione pastorale l’iniziativa delle “Borse della Spesa”. Tutti sono invitati a portare, secondo la propria disponibilità e secondo il proprio cuore, generi alimentari che verranno poi distribuiti dai volontari della Caritas parrocchiale alle famiglie “bisognose”. È opportuno che la “borsa della spesa” contenga generi alimentari non deperibili: cibi in scatola (legumi, tonno, carne, pelati), olio, zucchero, caffè, farina, latte a lunga conservazione, riso (non pasta perché a livello regionale ne abbiamo ricevuta quanto basta), alimenti per bambini (omogeneizzati, pappe in polvere) e, visto l’avvicinarsi delle feste, panettoni, pandori, e soprattutto biscotti. Al termine della celebrazione, si può portare la “borsa” in sacrestia o seguire le indicazioni che verranno date durante la Messa.L’iniziativa della “borsa della spesa”  è un’occasione per fornire alcuni dati relativi alle persone che chiedono aiuto al  Centro di ascolto  della Caritas di via Pozzetto a Cormons.I nuclei familiari con vari bisogni (alimentari, abbigliamento; ecc. ) sono 72 per un totale di 199 persone): di queste 108 con cittadinanza straniera (pari al 54%) e 91 con cittadinanza italiana (pari al 46 %). Se  esaminiamo le classi di età persone variano da 0 a 15 anni, 137 persone con età da 16 a 64 anni  e 10 persone  da 65 anni; i maschi sono 96  e 103 le femmine.Si precisa che  59 nuclei familiari vivono in una situazione di indigenza documentata dalla  Isee o dichiarazione dei servizi sociali comunali. I nuclei familiari che ricevono  solo abbigliamento sono 34 (54 persone). Pertanto in totale gli assistiti sono  253 distribuiti su  106 nuclei familiari. Sono tutte persone che, tramite il banco alimentare e la generosità della Comunità, possono avere una vita migliore. Dietro a questi numeri ci sono volti, persone con il proprio nome e il proprio vissuto: non sono mai storie semplici ma, in questa loro complessità di vita, questi fratelli possano sentirsi “almeno per un po’, meno soli.