La prima casa funeraria della provincia di Gorizia

Erano davvero tanti coloro che in via Nazario Sauro a Romans d’Isonzo, hanno partecipato all’inaugurazione della “Casa Funeraria Sartori”, la prima in provincia di Gorizia: oltre al sindaco Michele Calligaris, c’era il presidente di Confartigianato Imprese Gorizia, Ariano Medeot, il consigliere regionale Diego Bernardis e diversi sindaci e amministratori del goriziano. Tutti hanno  sottolineato l’importanza del servizio alle comunità, non solo materiale, ma soprattutto umano.Dopo i vari interventi, la benedizione del parroco monsignor Michele Centomo e il taglio del nastro, la famiglia Sartori ha presentato la nuova realtà, come un servizio che si apre alle comunità e che darà risposta alle nuove esigenze che emergono dalla nostra società multiculturale. Una struttura che, come ha sottolineato Ornella Sartor, “è stata costruita grazie al sentimento stretto di appartenenza con il territorio, al senso che ci ha sempre contraddistinto di essere parte attiva di una comunità”. tutti”. L’idea di realizzare l’opera è nata nel 2017 con l’acquisto dell’area deposito ex materiali edili Godeassi, 800 mq di superficie, per rispondere alle esigenze di una popolazione in cambiamento con presenze di numerose etnie e multireligiosa. La struttura comprende 3 Camere Ardenti, un’area living con servizi di breve ristorazione e la Sala del Commiato. Le 3 Camere Ardenti sono state intitolate a 3 regine longobarde, Hermelinda, Hermengarda e Hermetruda, quale legame con la vicina necropoli longobarda e in esse sono anche presenti simboli stilizzati di oggetti longobardi. La sala del Commiato è stata progettata per contenere sia cerimonie laiche che di qualsiasi altra confessione religiosa, o panteiste.L’impresa Sartori, grazie al suo fondatore, nel 1957, Odilo Sartori, conta 15 collaboratori con 4 sedi: Romans, Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Fiumicello.