In festa per la Natività di Maria

La comunità di Moraro celebrerà con la consueta solennità l’8 settembre la festa della Natività di Maria, momento di identità della Comunità morarese e quanto mai significativo per il tempo nel quale viviamo. La festa in pratica segna la ripresa della vita pastorale della parrocchia, invita a guardare a Maria, al suo atteggiamento di fede, ascoltatrice attenta della Parola di Dio, ma anche dei bisogni degli altri nell’espressione della più pura carità. La domenica seguente sarà la Comunità di Capriva a celebrare solennemente il Santissimo Nome di Maria con alcuni particolari appuntamenti a preludio della festa, precisamente sabato 3 settembre con il raduno diocesano degli Scampanotadors e la presentazione del libro sui campanili caprivesi. Per le due parrocchie dell’Unità pastorale, dopo il riuscito pellegrinaggio a Barbana, sarà la volta ormai da tantissimi anni del pellegrinaggio lunedì 5 al santuario del Preval, dove alle ore 18 ci sarà la recita del S. Rosario, seguirà la S. Messa presieduta da don Alberto Santi, novello sacerdote dell’Arcidiocesi di Udine. Al termine l’atto di affidamento per la pace a Santa Maria Regina dei Popoli.

Il Triduo a Moraro– Lunedì 5 al Preval; – martedì 6 alle ore 17.00 S. Rosario, segue la S. Messa con omelia;- mercoledì 7 dalle 9 alle 11 e dalle 15.30 alle 17.30 confessioni in preparazione alla festa. Alle 17 S. Rosario e alle 17.30 la S. Messa; – giovedì 8 alle 10 S. Messa solenne; alle 17.30 Rosario, Vesperi e segue la processione presieduta dal decano di Gorizia don Fulvio Marcioni. A conclusione festa comunitaria negli spazi della canonica.

Il Triduo a Capriva– Giovedì 8 e venerdì 9: ore 8 S. Rosario, segue la S. Messa;- sabato 10: dalle 10 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 18 confessioni in preparazione alla festa. Alle 18 S. Rosario ed alle 18.30 S. Messa solenne cantata dai Cjantors dal Non di Maria; – domenica 11 alle 8 S. Messa; alle 16 S. Rosario ed alle 16.30 S: Messa solenne cantata dal polifonico caprivese e processione mariana presieduta dal decano don Tonso con al termine festa comunitaria nella corte della canonica.