Il ricordo di pre’ Guido Maghet

Venticinque anni fa, il 22 febbraio 1991, moriva pre’ Guido Maghet, parroco di Brazzano. Una morte repentina, che aveva lasciato sgomenti e commossi coloro, ed erano tanti, che lo avevano conosciuto. Pre’ Guido, sacerdote, educatore, insegnante, era una delle voci più forti e colte del Goriziano, conoscitore di più lingue ma strenuo difensore della lingua e della cultura friulana. La comunità di Brazzano, ma anche quanti lo hanno conosciuto, lo ricorderà lunedì 22 febbraio con una Messa di suffragio che sarà celebrata alle 19.30 nella parrocchiale di San Lorenzo e al termine, alle 20.30, nella sala parrocchiale, a cura della Società filologica friulana, verrà ricordata la sua figura. Interverranno don Renzo Boscarol, Ferruccio Tassin e Hans Kitzmuller. Per l’occasione sarà presentata la nuova edizione di “El scuviarzimi furlan”, il libro che Maghet poté vedere solo nelle bozze e che venne pubblicato pochi giorni dopo la sua morte. Ordinato sacerdote il 4 giugno 1944, pre’ Guido visse sempre a Brazzano ma di cui divenne parroco solo nel 1987 quando accettò la proposta dell’arcivescovo Bommarco di sostituire don Giovanni Viola. In precedenza era stato insegnante in seminario e poi al liceo scientifico “Duca degli Abruzzi” e per molti anni diresse l’Ufficio catechistico della diocesi.  Nei quattro anni che visse in mezzo alla sua gente, pre’ Guido non solo fui parroco, ma anche amico e consigliere. In sua memoria è stata intitolata la piazza di Brazzano. Nel contempo scriveva articoli e saggi su diverse riviste per promuovere e rivitalizzare la cultura friulana. “El scuviarzimi furlan”, che lunedì prossimo sarà riproposto, oltre che un libro autobiografico, è un po’ la summa del suo pensiero, che a 25 anni dalla sua scomparsa, si può affermare che sia ancora vivo.