Il campo di Brazzano in mostra a Roma

Prosegue la collaborazione tra la Società Cormonese Austria e l’ambasciata russa a Roma instauratasi lo scorso anno e culminato con la cerimonia dello scorso 3 novembre nel cimitero militare di Brazzano, dove per la prima volta dopo 101 anni le autorità russe hanno reso omaggio ai loro soldati morti durante la prima guerra mondiale. Un dialogo che è continuato in questi mesi rafforzato dalla partecipazione nel scorso mese di febbraio del presidente dell’associazione cormonese Giovanni Battista Panzera e del sindaco Roberto Felcaro alla festa “Per il difensore della patria” svoltasi all’ambasciata a Roma. Da questi incontri è nato un nuovo progetto, sempre legato alle vicende storiche del campo di prigionia e dl cimitero di Brazzano. Si tratta di una mostra sul campo di prigionia di Brazzano che sarà allestita, probabilmente nel prossimo autunno nella sede del Centro russo di scienza e cultura a Roma. Si tratta sostanzialmente della mostra che era stata allestita nel 2018 a Cormons per ricordare il centenario della prima guerra mondiale e che riguardava  il campo di prigionia di Brazzano anche se avrà un progetto grafico  diverso in sintonia con le sale espositive che sono molto spaziose.La mostra illustrerà attraverso immagini provenienti dall’Archivio della guerra di Vienna la vita all’interno del campo di prigionia di Brazzano dal novembre del 1917 alla del conflitto dove erano detenuti i prigionieri di guerra. Tra questi numeroso era il contingente russo calcolato in oltre mille unità. Durante l’anno di prigionia sono morti 150 prigionieri appartenenti all’esercito russo sepolti oggi nel cimitero militare di Brazzano, di questi 111 tombe singole e gli altri un una fossa comune con soldati di altre nazionalità. L’ambasciata russo venuta a conoscenza di questo cimitero solamente un anno fa quando ricevette il libro “Cormons-Brazzano 1917-1918”, edito dalla Società Cormonese Austria nel quale si raccontano, per l prima volta, le vicende del campo di Brazzano. E’ seguita poi la visita di una delegazione  dell’ambasciata russa a Brazzano e la decisione di commemorare i soldati russi con un cerimonia svoltasi il 3 novembre e che sarà ripetuta ogni anno.