Gradisca: il presepe delle periferie di papa Francesco

Con grande gioia e stupore é stato inaugurato giovedì sera, dopo la S. Messa, il presepio delle “Periferie di Papa Francesco” sito nella Cappella di san Giovanni in pieno centro storico a Gradisca e nel fine settimana é stato visitato già da diverse centinaia di persone. Come si legge nel foglietto predisposto dalla parrocchia a disposizione dei visitatori, l’opera, realizzata da Fra Oreste e dai coniugi Codermatz, presepisti gradiscani, intende essere un’icona  delle periferie dell’esistenza, le quali non sono da intendersi solo fisicamente, ma soprattutto nella loro dimensione umana, antropologica e spirituale. I bambini, gli anziani, che si scartano, che vengono rottamati per “effetto di quella cultura dello scarto”, come la chiama il Papa, che è poi il vero dramma della nostra società attuale e che colpisce purtroppo anche chi ha responsabilità familiari più dirette, i giovani adulti.La radice di questa prospettiva, di quest è però incarnata in Dio, nel Dio della rivelazione che è Gesù Cristo. Egli ha voluto nascere in una periferia, la Palestina di duemila anni fa e in essa ancora in una più profonda periferia, Betlemme, in una stalla, oggi forse potremmo dire in una “favelas”! Questo Dio che ama “le periferie dell’umano” ci conosce e ci viene incontro sempre, ma in modo particolare in questo Natale. E il fogleitto si conclude con un invito:”Fidati di Lui, mostragli le tue ferite, il tuo mondo interiore povero come quella Betlemme, stai certo che non disdegnerebbe neppure di entrare in una stalla, in una vita, esistenza, cuore segnato dalla povertà e dal peccato”.Il presepe sarà visibile per tutto il mese di dicembre e gennaio.