Don Ugo: un “eccomi!” ripetuto da 55 anni

Grande festa a carattere familiare per don Ugo nel suo 55° di ordinazione sacerdotale, ricorrenza che ha visto un’ampia partecipazione di Capriva e anche di Moraro. Sabato scorso anniversario dell’ordinazione ricevuta per le mani dell’Arcivescovo di Trieste monsignor Antonio Santin del quale nell’omelia ha espressamente detto che di serbare un grato ricordo, ha presieduto la concelebrazione Eucaristica di ringraziamento assieme al decano don Moris a don Stefano e don Maurizio. Nell’omelia, un discorso a cuore aperto ha tracciato le tappe fondamentali della sua vita e dei diversi servi pastorali, richiamati poi dalla lettera che l’arcivescovo gli aveva inviato per l’occasione dove tra l’altro il presule scriveva: “Caro don Ugo, quest’oggi ricorre il 55° anniversario della tua ordinazione presbiterale e desidero unirmi alle molte persone che in questa giornata ti faranno gli auguri e soprattutto pregheranno per te in questa bella circostanza della tua vita. Sono in particolare le persone della tua comunità di origine, Capriva, che oggi gode ancora del tuo ministero, ma anche quelle di Cervignano, Staranzano, Sant’Anna di Gorizia, Cormòns e soprattutto Sistiana, che hai condotto dall’ 1982, e delle altre comunità vicine del Carso che hanno avuto in diversi periodi la tua guida. (…) colgo l’occasione per ringraziarti a nome della nostra Chiesa diocesana per la testimonianza di fede e di dedizione al Signore e alla gente che hai dato in questi anni e che continui a dare (…)”. Altro augurio in friulano l’ha espresso con l’efficacia della parlata della Bassa il decano don Moris e uno più sentito don Goina per il legame che da sempre li ha visti insieme . Al termine don Maurizio ha augurato ogni bene al festeggiato a nome di tutta la Comunità dicendo tra l’altro: “Non vi chiamo più servi ma amici” A 55 anni dal giorno dell’ordinazione sacerdotale e mercoledì prossimo a 81 dalla nascita, credo che don Ugo trovi tanta consolazione in queste parole di Gesù, che anche quando di fatto per diversi motivi ci sentiamo un po’ servi, magari nel fare cose che dovrebbero farle i laici o in senso più generico la comunità cristiana, credo che queste parole abbiamo la capacità di assorbire amarezze, donare luce e appunto, come già detto, motivi di consolazione. L’ammistratore parrocchiale gli ha quindi donato dei testi preziosi di Boris Pahor per la lettura al fresco in questa caldissima estate. La festa è poi continuata nella corte della canonica, allietata dagli scampanotadors di Capriva e San Lorenzo Isontino, con un’agape fraterna e ancora con alcuni interventi e doni da parte di alcuni amici. Anche da queste righe ad multos annos, don Ugo.