“Diversamente giovani” che rimangono giovani nel profondo del loro animo

Un un piccolo paese come San Lorenzo Isontino le iniziative non mancano, da parte di gruppi o Associazioni dedite al volontariato, fra cui Verde Speranza da sempre attiva nella solidarietà, con interventi mirati e spesso creativi a favore dei più fragili. L’appellativo “Speranza”, è lo stesso di una delle tre virtù teologali che va di pari passo con la Carità, che non è solo donare cose materiali, ma intervenire in caso di bisogno, diventare una garanzia per chi crede di non avere più fiducia nel futuro e attivarsi per alleviare la sua solitudine. “Verde” come la Natura che gratuitamente dà ristoro e riparo ai piccoli esseri indifesi che in essa si rifugiano, quasi una metafora degli associati di Verde Speranza che così fanno con i meno fortunati. Verde, perché l’età non è solo verde e carica di aspettative per i giovani, ma anche per coloro che giovani non lo sono più: lo sono solo “diversamente”. Gli anziani sono giovani nell’animo, dalla loro hanno la saggezza, la sapienza coerente di chi sa scindere il giusto dall’ingiusto, la prudenza e la probità di chi ha vissuto a lungo e che può trasmettere ciò che sa. Verde Speranza è stata presente con dedizione in periodo di Covid, si è dedicata alla vendita delle uova di Pasqua a sfondo solidale e il giorno 4 aprile ha creato un incontro per gli anziani del paese coinvolgendo i piccoli della scuola dell’Infanzia. I bambini, si sono avviati in fila ordinata verso la piazza del paese accompagnati dalle maestre che, sollecite e attente come sempre, non perdevano d’occhio i loro “pulcini” che, in realtà erano la personificazione di quelli “reali”, nati per davvero, come piccoli esseri piumosi usciti, uno dopo l’altro, delle uova tenute al calduccio nella piccola incubatrice della scuola. Un lavoro di preparazione attento e scrupoloso, davvero notevole, per le docenti e i collaboratori. Un evento straordinario per la sua dimensione innovativa. Dalle uova donate da un contadino, mostrate ai piccoli nel loro aspetto esteriore (guscio) e nella loro conformazione biologica interna (albume e tuorlo), termini che potrebbero risultare difficili da memorizzare per i piccolini di quella fascia d’età, ma accessibili se proposti con la dovuta “cautela” didattica a misura di bambino, introdotta con gradualità e rispettosa dei ritmi personali di ognuno. L’incontro doveva avvenire nel giardino della Madonnina con i bambini che facevano corona alla Vergine, ma il vento impetuoso che soffiava instancabile, arrossando i visetti e arruffando i capelli sfuggiti dalle cuffie o dai berretti in bilico sulle testoline, ha obbligato il gruppo a rifugiarsi nel ricreatorio. Una volta all’interno, a nome dei piccoli, è stato consegnato a tutti un biglietto augurale realizzato con una poesia e dei disegni che raffiguravano i pulcini appena nati che, hanno raccontato i bimbi, con il loro pigolio incessante accompagnavano i loro momenti ludici e di impegno. La poesia, con pochi versi in rima, ha “raccontato” la storia dei pulcini, ognuno con una caratteristica diversa che ha definito il loro nome: Scoiattolo, Macchietta, Chiacchierino, Fiocchetto, Nerino e Piuma. I bimbi, composti e interessati a ciò che ascoltavano, hanno ricevuto i ringraziamenti della Presidente per la loro capacità, sia attentiva, sia grafico pittorica. Sono intervenuti anche un anziano che ha parlato a nome degli Alpini e don Bruno che ha porto gli auguri ai bimbi, auspicando che qualcuno di loro possa far parte in futuro del coro “Inciant” della maestra Cristina. Alla fine i piccoli si sono ritemprati con pizze e bibite, offerte con premura dalle volontarie.