Corpus domini: una sola comunità

Dai balconi delle case pendevano drappi rossi, il selciato della strada era colorato da petali di rose, una composizione floreale, un crocifisso in metallo con a late due candele abbellivano un semplice altare impreziosito da una tovaglia lavorata a uncinetto: così si presentava domenica mattina  largo Scrosoppi scelto per il terzo anno consecutivo  per la solenne celebrazione del Corpus Domini. Una festa davvero comunitaria che ha visto la partecipazioni di fedeli non solo di Cormons ma anche delle altre parrocchie della collaborazione pastorale come Dolegna, Brazzano e Borgnano. Domenica, infatti, non si sono celebrate altre messe se e si esclude quella serale a Lonzano con tanto di processione con il Santissimo. E le motivazioni, per chi ancora lo avesse ancora capito, le ha spiegate mons. Nutarelli all’omelia. “Perché celebrare un’unica Messa – si è chiesto il parroco -? Per dirci che la Comunità è una; è eterogenea, ricca di tante peculiarità. Ma è una. Le tante messe sul territorio sono un’esigenza, un servizio religioso ma si rischia di dimenticare che la Comunità é una! Che ritrova forza dalla Parola e dal Pane spezzato”. Perché celebrare la Messa in strada, tra le nostre case – ha continuato -? Per dirci che la Comunità non può, non deve stare chiusa nelle chiese ma deve trarre la forza dal pane e dalla parola per uscire e annunciare la bellezza della Fede nel Risorto”. “Il significato di questa domenica del Corpus Domini, allora, è tutto e solo qui – ha concluso mons. Nutarelli -: durante la celebrazione dell’eucarestia, di ogni eucarestia, anche bislacca, azzoppata, frettolosa, Gesù si fa pane spezzato, osa, rischia, si dona. Senza misura, senza condizioni, senza reticenze. E anche noi dobbiamo imparare a servire l’uomo osando, rischiando, donandosi. Senza misura, senza condizioni, senza reticenze”.Nel corso della messa, alla quale hanno assistito 7-800 persone, sono stati presentati alla comunità i nuovi quattro ministranti dell’eucaristia. Salgono così a dieci coloro che  distribuiscono le comunioni durante le messe oppure le somministrano a domicilio a chi è ammalato o non può recarsi in chiesa.Al termine del rito, che è stato accompagnato dai canti eseguiti dalla corale Sant’Adalberto e dal coretto dei gioviani, in processione è stato portato il Santissimo fino alla chiesa di Rosa Mistica per l’adorazione proseguita fino al pomeriggio quando nel santuario sono stati cantati i solenni Vespri.