Cormons 1°: rinnovata la promessa 75 anni dopo

“Quel 5 luglio 1947: una serata di grandi emozioni. Ci dirigiamo verso il Duomo cantando “Tornano fra noi gli esploratori” per la Veglia d’armi…  Notte nel vecchio ricreatorio in tende di fortuna rattoppate, adagiati sulla nuda terra. Notte di meditazione personale, di preghiera: profumo d’erba e sapore di terra”. Questo è il ricordo di Aldo Braida della “veglia d’armi” che precedette la prima cerimonia della Promessa Scout del gruppo Cormons 1° che avvenne domenica 6 luglio 1947. Aldo era uno dei 17 ragazzi, divisi in due squadriglie – Aquile e Pantere – che, la mattina di quella domenica di 75 anni fa, schierati sul campo del ricreatorio di Cormons avevano pronunciato uno ad uno la loro promessa scout: “Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso la Patria, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout.Dopo 75 anni, mercoledì 6 luglio, il gruppo scout Agesci Cormons 1° ha rivolto a tutti gli scout cormonesi l’invito a innovare la loro promessa e fare memoria di quel piccolo seme che è stato piantato nella comunità cormonese in quel lontano 1947 e ancor oggi è un albero florido. Era stato il cappellano don Rino Cocolin, futuro arcivescovo di Gorizia, all’indomani della fine della guerra a voler costituire anche a Cormons un gruppo scout come lo era già a Gorizia e Monfalcone.Il parroco monsignor Stefano Goina, nella celebrazione eucaristica, che ha preceduto la cerimonia di rinnovo della promessa, commentando il Vangelo di Matteo, riguardo alla chiamata degli apostoli, ha paragonato quei 12 uomini, che hanno formato la prima comunità cristiana, al primo gruppo di ragazzi che hanno costituito il gruppo scout Cormons 1°. Sono passati 75 anni, ha ricordato don Stefano, sono cambiate le modalità in cui si vive lo scoutismo a Cormons, ma i valori e le finalità sono gli stessi ieri ed oggi. È rimasta la stessa passione educativa nell’accompagnare i ragazzi a diventare i buoni cittadini del futuro, a guidarli affinché essere donne e uomini che si impegnano ad aiutare gli altri in ogni circostanza e a lasciare il mondo un po’ migliore di come l’hanno trovato. Il parroco di Cormons ricorda che oggi, più che in passato, l’impegno educativo è centrale, perché nella nostra società si respira una cultura dell’egocentrismo e dell’individualismo. A conclusione della Messa tutti gli scout presenti si sono portati nel campo del Ric per rinnovare la promessa pronunciata chi pochi e chi tanti anni fa. La cerimonia di rinnovo delle Promesse è stata fatta proprio dove 75 anni fa i primi scout cormonesi hanno pronunciato la loro Promessa e hanno piantato quel seme che ha fatto nascere un albero che ancora produce molti buoni frutti. : “Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso la Patria, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout. Una volta scout sempre scout.Il 75° anniversario di fondazione del Cormons 1 verrà celebrato ufficialmente nell’ultimo week di settembre con un programma che sarà definito nelle prossime settimane dalla Comunità Capi.