Capriva: 100 anni di AC

In occasione del centenario della fondazione dell’Azione Cattolica a Capriva del Friuli, mercoledì 1 giugno presso la sala della parrocchia del Santissimo Nome di Maria si è tenuta una serata di presentazione degli ultimi tre volumi curati dall’AC diocesana: Il volto femminile, Il volto maschile e il volto ecclesiale dell’Azione Cattolica nella diocesi di Gorizia nei suoi primi cento anni. L’evento è stato introdotto da Enrica Bon, responsabile parrocchiale dell’AC Adulti ed anima storica dell’AC caprivese, che nel suo intervento introduttivo ha sottolineato l’importanza di ripercorrere la storia dell’associazione e di fare memoria: Volgiamo lo sguardo al passato per dare senso al nostro presente e speranza al nostro futuro è stato il fil rouge dell’intera serata. Pensiero questo ripreso poi dal Presidente diocesano di AC Paolo Cappelli: “Le opere e la storia che  ricordiamo non sono un mero esercizio di archeologia, ma vogliono essere un fare memoria di chi ci ha preceduto per evitare che venga  messo nel dimenticatoio. Conoscere è importate per cogliere nuovi spunti e rinnovare con forza la nostra appartenenza all’AC. Questo centenario è un’occasione per riscoprire radici e riattualizzare il percorso.”Il primo relatore a intervenire è stato Luca Olivo, archivista della diocesi, che ha tracciato il percorso dell’AC caprivese dal 1922, anno di fondazione del circolo parrocchiale Gioventù femminile coordinato da Maria Grion, ai giorni nostri. L’attenzione di Olivo si è concentrata sulle figure chiave di Mons. Luigi Faidutti, fondatore della prima Cassa rurale del Friuli austriaco e di Mons. Giuseppe Viola, parroco di Capriva del Friuli dal 1903 al 1953. In seguito, la responsabile AC dell’archivio storico diocesano Barbara Spanedda ha voluto ricordare Don Claudio Cidin, recentemente scomparso, che durante la sua attività sacerdotale nella parrocchia caprivese è stato una figura di riferimento per tutti gli associati, sostenendo le attività dell’AC con sia con la presenza costante sia con la preghiera. Sempre Spanedda ha rimarcato poi la rilevanza del ruolo delle donne in Azione Cattolica ricordando, tra le altre, la figura della fondatrice nazionale della Gioventù femminile di AC Beata Armida Barelli. Non a caso, è proprio dalle personalità femminili che l’autrice della trilogia Maria Serena Novelli ha cominciato il lavoro di ricerca appassionata e di stesura dei tre volumi. La stessa Novelli ha svelato che: “I titoli della trilogia sono accomunati dall’elemento del volto e questa scelta non è casuale: sono stati scritti in tempo di pandemia e in quella condizione di isolamento forzato ho riflettuto sull’importanza del volto, che caratterizza ognuno di noi. Siamo il nostro volto perché esso rivela ciò che appare e ciò che c’è dentro di noi.”. L’intervento dell’autrice si è concentrato sui protagonisti dell’Azione Cattolica caprivese che figurano nei rispettivi libri: Teresa N. sposata Grion, Mons. Viola, Don Oreste Miceu, Manuela Marussi, Silvano Colugnati e Fabio Rivolt. I volumi raccontano la storia dell’AC diocesana attraverso le vite delle donne, degli uomini e dei responsabili ecclesiastici che hanno segnato il percorso dell’Associazione a livello diocesano e delle singole parrocchie. I libri sono disponibili  in forma cartacea, scrivendo a archiviostorico@ azionecattolicagorizia.it , ma è possibile leggere anche alcuni estratti delle biografie dei personaggi sul sito azionecattolicagorizia.it o seguendo la pagina facebook della associazione diocesana.L’incontro si è concluso con gli interventi di Daniele Sergon, sindaco di Capriva del Friuli, il quale ha ringraziato gli organizzatori dell’evento ricordando che la storia dell’AC caprivese è la storia del paese e ha lanciato, d’intesa con il Presidente Cappelli, la proposta di realizzare un volume interamente dedicato all’AC di Capriva del Friuli approfittando del ricco archivio parrocchiale.Le ultime parole sono state quelle degli attuali sacerdoti caprivesi: Don Maurizio Qualizza, che ha invitato i presenti a “raccogliere il testimone e portare avanti tenendo sempre a mente lo storico motto: preghiera, azione e sacrificio.”, e Don Ugo Bastiani, il quale ha dato risalto al ruolo dell’AC come possibilità di preghiera e luogo di incontro tra fratelli, commemorando infine le personalità di Don Pino Trevisan e Don Renzo Boscarol.