Borgnano celebra “la nestre frute”

Borgnano in festa per Santa Fosca. Una ricorrenza che ogni anno si rinnova con molta partecipazione dei fedeli. Da mercoledì 6 a venerdì 8 febbraio si terrà il triduo in preparazione alla festa patronale con la preghiera del Rosario seguita dalla Messa. La festa culminerà domenica 10 febbraio con la solenne concelebrazione eucaristica alle 15 nella parrocchiale presieduta dal nuovo arciprete di Mossa e Lucinico don Moris Tonso, la cui famiglia è molto legata al paese di Borgnano. Al termine della Messa seguirà la processione con l’immagine della patrona lungo le vie del paese accompagnata dalla banda “Città di Cormons e dagli “scampanotadors” per poi concludersi alla chiesetta sul colle (la Messa delle 11 viene sospesa).Chi era santa Fosca? La storiografia ufficiale non dà certezza sulla reale origine della santa, che rimane così avvolta nella leggenda. Secondo i martirologi tardo medievali, Fosca e la sua nutrice Maura sarebbero vissute a Sabratha, (oggi Saqratha), una città dell’odierna Libia, nel III secolo. Fosca, figlia di genitori pagani, giunta all’età di 15 anni volle farsi battezzare contro il parere della sua famiglia. Venuto a conoscenza del battesimo, il padre denunciò Fosca e Maura al prefetto Quinziano affinché le arrestasse. Poiché entrambe si rifiutavano di abiurare il Cristianesimo furono prima torturate, poi uccise con un colpo di spada nel fianco un 13 febbraio di un anno imprecisato. Quando la Libia fu conquistata dai musulmani, le loro spoglie furono portate a Torcello, un’isola della laguna veneta, da un marinaio di nome Vitale. Le spoglie di Santa Maura sono attualmente raccolte nel transetto di destra della chiesa di Santa Maria di Lourdes a Milano. Di certo, comunque, il più antico libro degli anniversari della basilica di Aquileia riporta, sotto la data del 13 febbraio e con la mano del primo copista (che termina le sue registrazioni nel 1308), la seguente frase: “Fusce virg. et mart. passio”.Santa Fosca, che è la protettrice dei malati di reumatismi, è rappresentata nell’iconografia ufficiale con in mano la palma del martirio o anche con una spada.  La prima processione con la statua della santa, che i borgnanesi la chiamano anche “la nestre frute”, venne effettuata nel 1947 con la partecipazione del vescovo Margotti. Il primo documento, un atto notarile, che cita il nome di Santa Fosca risale invece al 1427 e presumibilmente in quel periodo sul colle esisteva già una chiesetta dedicata alla santa.